San Donato, 15enne aggredita in pieno giorno: "Hanno usato un bambino come esca"

La città è sotto choc. Il sindaco: "Episodio di inaudita violenza"

Massimo riserbo sull’attività investigativa

Massimo riserbo sull’attività investigativa

San Donato (Milano), 17 maggio 2016 - Un bambino che piange in mezzo alla strada, un’esca usata da balordi senza scrupoli per agganciare una ragazzina minorenne. E, non appena lei si ferma ad aiutare il bambino, alle sue spalle spuntano due o tre uomini che tentano di aggredirla. Sono armati di coltello, violenti e decisi ad abusare di lei.

Cercano di caricarla in auto, la afferrano, la graffiano, ma per fortuna la ragazza riesca a fuggire. E’ l’inquietante vicenda accaduta sabato pomeriggio in via Martiri di Cefalonia, nel cuore di San Donato. La vittima è una 15enne, i genitori hanno sporto denuncia ai carabinieri per dare avvio alle indagini. E i militari della Compagnia di San Donato stanno conducendo gli accertamenti in modo riservato, così da arrivare quanto prima sulle tracce degli aggressori.

La città è spaventata. Una tempesta sta mettendo in allerta le famiglie. La storia è rimbalzata sui gruppi social della zona, in pochi giorni oltre 350 condivisioni hanno reso virale la notizia. E ancora: sms, messaggi via Messanger e WhatsApp stanno tempestando di notifiche gli smartphone dei sandonatesi.

«Come tutti i cittadini, sono rimasto basito da quanto accaduto – è il commento a caldo del sindaco Andrea Checchi –. È un fatto talmente violento che va trattato con la massima serietà, la reazione deve essere tempestiva. Mi ha colpito moltissimo, la situazione non è semplice e purtroppo non è di facile soluzione. Sono davvero molto preoccupato».

Tutto è accaduto intorno alle 5 di sabato pomeriggio. Una 15enne stava camminando da sola in via Martiri di Cefalonia, una zona centrale e sempre molto frequentata. Arrivata all’altezza della scuola materna, la ragazza ha visto un bambino solo che piangeva a dirotto. Si è subito fermata per cercare di capire cosa stesse accadendo. E a quel punto gli eventi sono precipitati.

Dal racconto dei conoscenti, pare che alle spalle della ragazza siano piombati due uomini. Erano armati di coltello, forse erano slavi. Hanno cercato di afferrarla per le braccia, l’hanno strattonata e spinta verso un’auto parcheggiata davanti alla scuola. Lei si è divincolata ed è riuscita a sfuggire a questa violentissima aggressione.

Nell’agguato è rimasta graffiata, terrorizzata, scioccata. Qualcuno racconta anche che gli uomini abbiano tentato di strapparle i pantaloni, ma sono voci non confermate. Quello che colpisce è la violenza inaudita in pieno giorno e in una strada centrale della città. E non è la prima volta.

«Qualche mese fa abbiamo avuto una recrudescenza di criminalità – ricorda Checchi – poi abbiamo intensificato i controlli da parte delle forze dell’ordine e la situazione è rientrata sotto controllo. Continueremo a presidiare il territorio, cercherò di fare in modo che la polizia locale aumenti le pattuglie con controlli mirati».