Cesano, giro di vite sulle partecipate: stop ai parenti dei politici

Il sindaco Simone Negri prosegue nella strada verso la trasparenza e rende noti anche i compensi di Massimiliano Saggese

Simone Negri, sindaco di Cesano Boscone

Simone Negri, sindaco di Cesano Boscone

Cesano Boscone, 19 ottobre 2014 - Nelle società partecipate, via i conflitti d'interesse a Cesano Boscone. Il sindaco Simone Negri prosegue nella strada verso la trasparenza e rende noti anche i compensi dei rappresentanti scelti dal Comune in enti, aziende pubbliche e istituzioni. Il percorso verso più legalità passa per l’eliminazione dei conflitti d’interesse.

A Cesano, per decisione del Consiglio comunale e della Giunta, tutti coloro che verranno designati a rappresentare l’Amministrazione non dovranno avere alcun legame di parentela non solo con il sindaco, come prevedono le norme, ma nemmeno con gli assessori e i consiglieri comunali. Durante l’ultima seduta, infatti, è stato votato il documento per la nomina, la designazione e la revoca dei delegati istituzionali nelle partecipate o in organismi sovracomunali. «Per garantire il massimo della trasparenza - spiegano dal Comune - il primo cittadino Simone Negri ha anche deciso di rendere noti a tutti i cittadini, attraverso il periodico “Cesano notizie”, tutti i compensi previsti per chi rappresenta l’Amministrazione nelle partecipate». Per Area Sud spa (che si occupa della raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani) il rappresentante del Comune percepisce 7.500 euro all’anno. Solo un gettone di presenza spetterà invece al membro della Fondazione Pontirolo: 150 euro a incontro per un massimo di otto sedute in un anno. Per la Fondazione per Leggere, invece, nessuna remunerazione ma è previsto il solo rimborso chilometrico se richiesto. Non è invece previsto alcun compenso per la Scc (Servizi cimiteriali cesanesi).

Nel Sud Milano sono molti i Comuni che stanno approvando regolamenti sempre più decisi per quanto riguarda il conflitto d’interessi. Da Pieve Emanuele a Locate fino a Opera. Resta invece aperta la polemica a Rozzano, dove i consiglieri del Movimento 5 Stelle e di Sel hanno sollevato la questione del conflitto d’interesse relativamente ad alcuni consiglieri comunali. Sempre per quanto riguarda le municipalizzate, a Rozzano resta alta l’attenzione su Ama e Api, quest’ultima in fase di liquidazione. Al centro della querelle, che vede le opposizioni all’attacco, i bilanci e i conti in rosso.