Corsico, il revisore dei conti rinuncia: pesano le indagini sulle Farmacie

Il commercialista motiva in una lettera le ragioni della decisione

Molte le inchieste giudiziarie che coinvolgono la SpA di Farmacie Corsichesi

Molte le inchieste giudiziarie che coinvolgono la SpA di Farmacie Corsichesi

Corsico (Milano), 11 gennaio 2018 - Dopo la nomina a revisore legale dei conti, rifiuta l’incarico. Questa la decisione di Renato Bissi, il commercialista che avrebbe dovuto svolgere il ruolo di revisore unico di Farmacie Corsichesi SpA, la partecipata del Comune di Corsico. Troppo pesante il passato della partecipata, nulle le garanzie contro lo scetticismo professionale sollevato dal commercialista e non equo il compenso per il professionista che, sulla scia della legge Madia, non è più interno al collegio sindacale ma ente o persona terza.

Così dopo la nomina del 20 dicembre, prima del suo insediamento Bissi non ha accettato l’incarico, mettendo nero su bianco i perché della sua scelta. A pesare sulla decisione sono le inchieste giudiziarie che coinvolgono la SpA corsichese in più tribunali, dal penale al tributario passando per il civile e, in particolare, i processi che mettono in evidenza le «condotte dolose contrarie agli interessi della società, negligenti, omissive o commissive mediante omissioni che hanno caratterizzato la vita dell’impresa e che hanno avuto ed hanno tuttora esiti di natura processuale, riflessi contabili e conseguenze fiscali».

Questo quanto confermato dalla condanna di primo grano emessa dalla 4° sezione penale del tribunale milanese nei confronti dell’ex dg Carmelo Fama e di Gianfranco Bona (socio del dg in Farmaceutiche srl, l’azienda usata per commettere la frode), entrambi ritenuti responsabili - per il periodo che va dal 2010 al 2012 - di infedeltà patrimoniale, peculato, falso e falso ideologico. Sempre nella sentenza vengono portate alla luce le azioni, relative alla gestione magazzino, che hanno permesso la frode che ha causato alla spa danni per centinaia di migliaia di euro: registrazione di merce, in entrata e uscita mai pervenute, pagamenti di corrispettivi, triangolazioni con farmacie compiacenti per l’export di farmaci e ancora, registrazione di fatture false, bolle e documenti di trasporto con farmaci relativi al magazzino corsichese che, nello stesso, non hanno mai transitato e che non hanno avuto riscontri fisici.

Una «mala gestio» alla quale non risulta aver mai fatto seguito una verifica di giacenza fisica a cura di un soggetto terzo. Proprio per questo tra le richieste del consulente c’era, anche, l’assegnazione di un inventario “di fatto” ad un’impresa esterna per compiere al meglio le operazioni di assestamento di fine esercizio e dare una certezza anche contabile. «il professore ha partecipato a un bando, presentando il curriculum. Lo avevamo individuato in base alle sue competenze – ha detto il sindaco Filippo Errante - Oggi ha comunicato di voler rinunciare all’incarico. Ne prendo atto e daremo corso a una verifica degli altri curricula pervenuti. Circa la situazione delle farmacie comunali, è una situazione ben nota e non intendo fare un solo passo indietro nel tutelare gli interessi della città di Corsico».