Il Ripamonti Residence chiude? Allarme a Pieve per il futuro del centro città

La società che gestisce la struttura ha interrotto il rinnovo dei contratti agli esercizi commerciali. La struttura conta duemila stanze e ospita centinaia di poliziotti. Negli anni scorsi trovarono qui accoglienza diversi migranti di MASSIMILIANO SAGGESE

Il mastodontico edificio nato negli anni Ottanta

Il mastodontico edificio nato negli anni Ottanta

Pieve Emanuele (Milano), 1 febbraio 2016 - Sul centro cittadino pende lo spettro della chiusura del Ripamonti Residence, la storica struttura alberghiera sorta nei primi anni Ottanta che ospita circa 500 agenti di polizia in servizio fra Milano e provincia e che spesso ha ospitato ondate di profughi. Un edificio mastodontico che conta duemila stanze, di proprietà dell’Enpam (Ente previdenziale assistenza medici), così come l’hotel Ripamonti 2 (chiuso da quattro anni) e il centro sportivo di via dei Pini (chiuso da circa quindici anni).

Il Ripamonti, così come le altre due strutture chiuse, è gestito da Atahotel e il contratto scade il 15 febbraio. Già da un anno si vociferava del rischio di chiusura tanto che molti commercianti erano andati via e anche un’agenzia di banca recentemente ha chiuso i battenti. "Nei giorni scorsi la società di gestione Atahotel spa ha comunicato agli esercizi commerciali presenti all’interno dei locali del complesso di via dei Pini l’interruzione della trattativa per il rinnovo dei contratti - spiega il sindaco Paolo Festa -. Abbiamo provveduto immediatamente a contattare i dirigenti della proprietà al fine di comprendere la situazione che ruota attorno all’immobile e condividere gli intendimenti rispetto alle prospettive future, in chiave occupazionale, commerciale e più in generale per le ricadute sul territorio. La direzione ha informato, finora solo verbalmente, circa la volontà di confermare le locazioni dei locali commerciali, oltreché preservare l’attività alberghiera. Vigileremo sulla vicenda e attendiamo un incontro ufficiale".

Lo spettro della chiusura del Ripamonti Residence preoccupa tutti: dai lavoratori del residence, un centinaio circa, agli agenti che vivono nella struttura.  "Sono una quindicina d’anni che la struttura ospita circa 500 agenti della Polizia di Stato - spiega Giuseppe Falcone, presidente di Api, Associazione poliziotti italiani - che grazie a un lavoro costante si sono ben integrati nel territorio. Ci siamo più volte interessati della vicenda e faremo ancora pressione affinché venga trovata una soluzione. Gli agenti vivono una sorta di gemellaggio con i cittadini pievesi e la loro presenza è anche fondamentale per la ricaduta economica sul territorio e la sopravvivenza di molte attività commerciali". "Una situazione poco chiara - spiega Giuseppe Galdiero di Forza Italia -; i commercianti rischiano di essere sfrattati e le istituzioni che conoscono il problema da anni latitano".

di MASSIMILIANO SAGGESE