Fizzonasco, resta grave il secondo intossicato dal monossido

Il sindaco: dramma causato da condizioni d'indigenza

Il palazzo della tragedia

Il palazzo della tragedia

Pieve Emanuele (Milano), 10 novembre 2015 - Restano gravi le condizioni del ragazzo egiziano rimasto intossicato dal monossido di carbonio nella tragedia di via Marche 14 a Fizzonasco, dove ha perso la vita un suo connazionale 25enne. Mentre proseguono le indagini di carabinieri e vigili del fuoco per ricostruire esattamente l’accaduto, viene confermato che il decesso del giovane egiziano sarebbe avvenuto per arresto cardiaco provocato dall’intossicazione per monossido di carbonio.

Confermato anche il fatto che la vittima era deceduta prima dell’arrivo in ospedale. Ma restano ancora aperti molti interrogativi, fatti che probabilmente non avrebbero potuto evitare la tragedia. Infatti resta da capire come mai gli amici degli operai non abbiamo chiamato i soccorsi del 118 e abbiano portato loro al Pronto soccorso i due intossicati.

Il giovane salvato grazie alla camera iperbarica sarebbe ancora grave e non sarebbe ancora stato sentito dai militari. Altri interrogativi a cui gli inquirenti stanno cercando risposte sono relativi al contesto in cui vivevano, ossia se erano regolarmente registrati e se avevano il riscaldamento. Fatto che avrebbe potuto evitare che i due accendessero il braciere la notte per scaldarsi.

Una tragedia che ha scosso la comunità di Pieve: «Quanto accaduto nella giornata di ieri è drammatico - commenta il sindaco Paolo Festa - con il decesso di un giovane di appena 25 anni, causato con ogni probabilità da condizioni di indigenza in cui lui e le altre persone con le quali condivideva l’alloggio di via Marche erano costretti a vivere. Il Comune affronta quotidianamente decine e decine di situazioni di difficoltà, anche molto gravi, ma su questo caso non erano mai giunte segnalazioni o richieste di sostegno, per questo la notizia ci ha colti di sorpresa. Gli interventi del personale specializzato dell’Area politiche sociali contribuiscono spesso all’emersione di situazioni molto delicate, e grazie al lavoro congiunto svolto dagli assistenti sociali insieme alle forze dell’ordine riusciamo a dare sostegno e opportunità a tanti cittadini in difficoltà. Attendiamo ora i rilievi delle forze dell’ordine per fare chiarezza su tutti gli aspetti di questa triste vicenda».