Tassista morto, trovato borsone usato per trasportare corpo. La verità? Dall’autopsia

Sarà l'esame a svelare le cause della morte di Riccardo Rossi, il tassista trezzanese trovato senza vita martedì notte lungo le sponde del Naviglio, a pochi metri da Abbiategrasso. L’esame fugherà definitivamente ogni dubbio sulle cause della morte dal momento che sul corpo, ritrovato sul ciglio della Vigevanese, non c’erano segni di violenza di Francesca Santolini

Carabinieri (foto di repertorio)

Carabinieri (foto di repertorio)

Trezzano sul Naviglio (Milano), 19 settembre 2014 - Sarà l'autopsia di oggi a svelare le cause della morte di Riccardo Rossi, il tassista trezzanese trovato senza vita martedì notte lungo le sponde del Naviglio, a pochi metri da Abbiategrasso. L’esame fugherà definitivamente ogni dubbio sulle cause della morte dal momento che sul corpo, ritrovato sul ciglio della Vigevanese, non c’erano segni di violenza. Proprio per questo, la Procura lascia spazio a ipotesi a 360 gradi. Intanto, nuovi elementi si aggiungono a quelli già in possesso dei carabinieri e relativi al reato di occultamento di cadavere. In una via di Trezzano è stato rinvenuto il borsone con cui è stato trasportato il corpo dell’uomo. Un borsone capiente, capace di contenere, seppur rannicchiato e forse immobilizzato con l’aiuto di qualche corda o elastico, il corpo del 50enne.

Dai riscontri sulle analisi del sacco, i carabinieri potrebbero aver acquisito importanti elementi sul trasporto dell’uomo e soprattutto sulle mani che hanno sollevato il borsone. Probabilmente, le impronte rinvenute potranno appurare non solo se chi ha agito, ha agito da solo, ma anche se sia stato aiutato nel trasporto del pesante e ingombrante «carico» da qualcun altro. Nel frattempo, ieri, i carabinieri sono tornati nell’appartamento al quinto piano del civico 16 di via Monteverdi dove la coppia viveva da diversi anni. Qui, nel palazzo, in tanti li sentivano litigare, specialmente negli ultimi tempi quando la disperazione all’interno delle mura domestiche era aumentata con il peggiorare dei disturbi dell’uomo. Proprio dai locali dell’appartamento i carabinieri, mercoledì, hanno sequestrato diverso materiale per le indagini: tra queste anche le lenzuola del letto matrimoniale fresche di bucato e stese sul balcone. 

Secondo le ricostruzioni effettuate dai carabinieri, infatti, pare che proprio dall’abitazione di via Monteverdi – da mercoledì sotto sequestro - sia iniziato il viaggio del corpo dell’uomo poi abbandonato al ciglio della strada. L’uomo è stato ritrovato nella notte tra martedì e mercoledì: dopo la segnalazione di scomparsa i carabinieri hanno dato il via alle indagini e, nell’arco di poche ore sono riusciti a ritrovare il corpo, senza vita dell’uomo. Con indosso una maglietta e un paio di boxer il tassista era riverso a terra, senza evidenti segni di violenza. Secondo le ipotesi, una volta liberato dal borsone, l’uomo è stato abbandonato sul ciglio della strada. Durante il viaggio di ritorno, l’autore dell’occultamento si sarebbe poi liberato dell’enorme borsone in una via di Trezzano.

francesca.santolini@ilgiorno.net

di Francesca Santolini