Trezzano sul Naviglio (Milano), 18 settembre 2014 - È giallo sulla morte di Riccardo Rossi, il 50enne che l’altra notte è stato ritrovato senza vita lungo le sponde del Naviglio Grande in territorio comunale di Trezzano sul Naviglio, sulla strada che porta ad Abbiategrasso. A ritrovare il corpo dell’uomo, riverso e senza vestiti indosso se non una maglietta e un paio di boxer, sono stati i carabinieri di Trezzano sul Naviglio che, dopo la segnalazione di scomparsa della moglie hanno dato il via alle ricerche. Dai primi controlli medico-legali non sono stati evidenziati segni di violenza sul corpo dell’ex tassista che da diverso tempo accusava qualche disturbo di personalità: solo qualche escoriazione che ha permesso agli investigatori di ipotizzare come il corpo sia finito in quel punto della Statale 494. Da quanto ricostruito, infatti, l’autore dell’occultamento del cadavere – l’uomo non sarebbe morto sul posto ma trasportato lì in un secondo tempo - potrebbe essersi aiutato con un grande sacco, forse un borsone capace di contenere il corpo dell’uomo rannicchiato. Indagini sono ora in corso e il fascicolo aperto presso la Procura di Milano spazia a 360 gradi. Se al momento l’accusa di occultamento di cadavere è l’unica certezza, per formulare ipotesi circa la morte dell’uomo si aspetta l’esito dell’autopsia che dovrebbe essere effettuata venerdì. Solo controlli approfonditi saranno in grado di svelare se si è trattato di una morte accidentale o se, invece, l’uomo è stato assassinato e, eventualmente, con quali modalità. Intanto, ieri mattina i carabinieri hanno passato al setaccio l’appartamento al quinto piano di via Moteverdi, lungo la Nuova Vigevanese: un quartiere residenziale di Trezzano dove l’uomo viveva con la moglie e un figlio minorenne. Qui i carabinieri hanno preso impronte e sequestrato diverso materiale tra cui anche un completo di lenzuola matrimoniali steso sul balcone della sala. Nella tarda mattinata la donna sarebbe stata portata in caserma dove è stata sentita per diverse ore. Potrebbe essere rivolto a lei l’avviso di garanzia emesso dalla Procura per occultamento di cadavere. Al vaglio degli inquirenti anche l’ipotesi di un ipotetico complice: lo spostamento a peso morto del corpo di un uomo non è poi così facile per una donna sola. Altro aspetto da chiarire è la presenza del figlio minorenne nell’abitazione: potrebbe esser lui a fornire importanti chiarimenti. Nel frattempo l’appartamento è stato posto sotto sequestro.
di Francesca Santolini