Mercoledì 24 Aprile 2024

Morta donna trovata in una pozza di sangue. L'ipotesi dell'aggressione: giallo a Opera

La donna, Giuseppina Miraglia di 47 anni, è stata trovata in fin di vita in una pozza di sangue nella cantina di una palazzina in via Cavedini a Opera

I rilievi a Opera (Mdf)

I rilievi a Opera (Mdf)

Opera, 19 dicembre 2014 - Tragico ritrovamento nella mattina a Opera. Una donna di 47 anni è stata trovata esanime nel suo appartamento in via Cavedini ed è morta poco dopo il ricovero in ospedale. A scoprire il corpo di Giuseppina Miraglia, questo il suo nome, nella cantina in uno stabile di quattro piani, al civico 13, è stato un vicino di casa. La 47enne era riversa in una pozza di sangue, ma ancora in vita. Avvertiti i soccorsi, sul posto sono intervenuti immediatamente carabinieri e polizia locale, mentre un'ambulanza ha trasportato d'urgenza Miraglia in ospedale. Arrivata all'Humanitas di Rozzano, la donna è morta poco dopo.

Giuseppina Miraglia aveva il naso rotto, ma una prima ricognizione del cadavere da parte del medico legale non ha permesso di capire le cause della morte. Sul posto sono intervenuti la squadra omicidi del comando provinciale dei carabinieri e il pubblico ministero di turno Sergio Spadaro, che ha disposto l'autopsia in attesa di capire se la donna sia stata uccisa, o se sia vittima di un incidente. Miraglia viveva sola e l'ultimo contatto con lei viva risale a ieri pomeriggio. Il marito, con sei pagine di precedenti penali, si trova in carcere.

carabinieri che stanno indagando non possono escludere nulla ma ritengono che la sua morte potrebbe essere compatibile con una caduta accidentale.  La Procura di Milano, che ha aperto un'inchiesta, non esclude neppure l'ipotesi di un omicidio, a causa di alcuni elementi anomali riscontrati dagli inquirenti durante un sopralluogo sul posto. Da quanto si è saputo, la donna avrebbe perso molto sangue, che ha chiazzato anche le pareti dello scantinato dove è stato ritrovato il cadavere, e ha riportato il trauma più evidente al volto. I carabinieri hanno condotto un sopralluogo anche nell'appartamento dove la donna viveva da sola, senza riscontrare elementi che potrebbero far pensare a una rapina o a una aggressione avvenuta in casa.