Lacchiarella, il sindaco: riscossione coatta per i furbetti delle mense scolastiche

Trecentomila euro la voragine nel bilancio comunale creata dall'evasione della tariffa

Il primo cittadino Antonella Violi

Il primo cittadino Antonella Violi

Lacchiarella (Milano), 5 giugno 2016 - I furbetti della mensa mettono a rischio i conti dell’amministrazione. Centomila euro l’evasione negli ultimi due anni, e si arriva a 300mila se si va indietro di 8 anni, partendo quindi dal 2009. Aumentano quindi i Comuni dove ci si accorge che a non pagare la mensa sono in molti. Apripista del clamore è stato il buco delle mense di Corsico, dovuto ai furbetti che per anni hanno evitato di pagare i bollettini restando impuniti, con il metodo adottato dal sindaco Filippo Errante per recuperare l’evasione: lasciare senza pranzo i figli dei morosi. Un’azione partita il 7 gennaio che ha drasticamente ridotto lo sbilancio.

Ora fare i conti con gli evasori tocca appunto all’amministrazione comunale di Lacchiarella, dove il sindaco Antonella Violi annuncia che dalla refezione scolastica è emerso un buco pari a 300mila euro. E anche Violi anticipa maniere forti contro i morosi, comprese le riscossioni coatte. Nel mirino sempre e solo i furbetti, quelli che hanno macchinoni sotto casa e villette lussuose ma poi non pagano i servizi pubblici. Esclusi dalla mano pesante annunciata dall’amministrazione, coloro che non hanno pagato per reali esigenze economiche. Ma inevitabilmente questo ulteriore buco dovuto all’evasione da parte di alcuni cittadini provoca la protesta di molti altri. La gente sui social chiede a gran voce metodi duri e rapidi per recuperare i soldi mancanti.

Le forze politiche chiedono invece spiegazioni sulla precaria gestione della vicenda. «Questa amministrazione governa la città da oltre due anni, durante in quali c’è stata un’evasione nel pagamento delle mense scolastiche pari a 100mila euro – spiega Alfredo Gentili del Movimento 5 Stelle – Devono spiegarci perché non sono intervenuti prima e come mai si accorgono solo ora di questo buco. Ora ci auguriamo un’azione di recupero rapida e incisiva ma senza toccare i bambini che comunque non hanno colpe».

«Abbiamo impiegato oltre un anno per fotografare al dettaglio la situazione e analizzare famiglia per famiglia i morosi – spiega il sindaco Violi – Ora partiranno le lettere dell’avvocato per recuperare le somme dovute. Per ora abbiamo scartato un’azione come quella di Corsico perché ci pare inopportuna. Confidiamo nel senso civico dei cittadini».

È forte il sentore che l’evasione della tariffa della mensa scolastica sia un problema che si sta allargando a macchia d’olio a tutti i Comuni. Problemi con la morosità li ha anche Rozzano che dallo scorso anno ha adottato una sorta di pagamento anticipato. E in maniera più limitata anche Pieve Emanuele.