Rozzano, 24 luglio 2014 - "Un passaporto per il futuro": è questo l'obiettivo dichiarato della neonata Università dell'Istituto Humanitas di Rozzano (Milano), che oggi ha presentato ufficialmente i primi due corsi di laurea attivi per l'anno accademico 2014/2015. Saranno il corso internazionale in Medicina e Chirurgia e il corso di Infermieristica i due capofila per nuovo modo di fare formazione medica, con soggiorni all'estero, orientamento alla ricerca scientifica e stretta integrazione con l'attività ospedaliera. Gli studenti effettueranno il test di ingresso il 15 e il 16 settembre: a questi due corsi, spiega l'ateneo, "si aggiungerà nel tempo una più ampia offerta di corsi di laurea, post-laurea, dottorati, scuole di specializzazione e altre opportunità di aggiornamento". A pieno regime, Humanitas University conta di accogliere oltre 800 studenti, di cui 100 solo per Medicina. La University, che sin dal nome ufficiale fa capire la forte spinta verso l'internazionalità, "mette a disposizione di giovani italiani e stranieri - commenta il rettore, Marco Montorsi - un'opportunità di formazione distintiva per crescere e studiare, al fianco di docenti e professionisti di grande esperienza. In un contesto ed in una dimensione internazionale, non solo nella lingua, ma anche nelle metodologie di esame e di studio".
I docenti di Humanitas University sono medici e ricercatori noti a livello nazionale e internazionale, "affiancati - spiega Alberto Mantovani, presidente di Fondazione Humanitas per la Ricerca - da visiting professor provenienti dalle più prestigiose Università di tutto mondo, fra cui spiccano scienziati insigniti del Premio Nobel per la Medicina, a partire da Rolf Zinkernagel e Jules Hoffmann che terranno lectture magistrali, seminari e, dal secondo anno, lezioni di approfondimento su specifici argomenti di studio. La loro presenza costituirà una straordinaria occasione di crescita culturale e umana per gli studenti". A partire dal 2017 poi, l'ateneo metterà a disposizione di studenti e ricercatori un campus di 20mila metri quadrati, immerso nel verde del Parco Sud Milano, la cui progettazione è già in corso. La nuova università, aggiunge Mario Mantovani, assessore alla salute e vicepresidente della Regione Lombardia, "è l'ennesimo fiore all'occhiello all'interno di un sistema d'eccellenza qual è quello lombardo in ambito sanitario. Il fatto di avere qui a Milano una facoltà di medicina internazionale costituisce un fattore attrattivo importante anche in vista dell'ormai prossima Expo. In un'epoca in cui spesso si parla di fuga di cervelli, dalla Lombardia e da Milano arriva un segnale in controtendenza assai significativo".