Melegnano, tutti in bici sui luoghi delle tragedie in memoria delle vittime della strada

Con l’associazione L’Abici troppe soste fino a Casalmaiocco

I partecipanti sui pedali

I partecipanti sui pedali

Melegnano (Milano), 21 novembre 2016 - Un impegno civile che dura da cinque anni: un corteo e un flash mob dal valore simbolico per tenere alta l’attenzione sulla pericolosità delle strade del Sud Milano, ma anche per non dimenticare Lucia, Altea e le tante vittime che quotidianamente riempiono le pagine della cronache locali. Ieri pomeriggio, una cinquantina di ciclisti ha risposto all’appello dell’associazione «L’Abici» di Melegnano, percorrendo la strada che collega la città medicea al centro abitato di Casalmaiocco.

Sono passati dai luoghi delle tragedie più significative che hanno scosso il territorio: dalla morte della scout 17enne Lucia Pozzi – travolta da una Porsche Cayenne nella notte di Natale del 2004 all’uscita dalla Messa, mentre era ferma sul marciapiede con alcune amiche tra via Dezza e via Frisi – a quella di Altea Trini, anche lei 17enne e scout. Era l’11 novembre 2012 e Altea è stata investita da un automobilista ubriaco mentre attraversava a strada Sordio-Bettola per raggiungere Casalmaiocco insieme a un gruppo di scout lodigiani.

In questi anni cosa è cambiato per la sicurezza di pedoni e ciclisti? «La rotatoria di Casalmaiocco dove è morta Altea è stata finalmente sistemata e resa più sicura, è un’opera che riteniamo altamente simbolica e dove si trova al nostra ‘ghost bike’, una bicicletta bianca in memoria di tutte le vittime della strada», spiega la melegnanese Giulietta Pagliaccio, presidente di Fiab Italia. «C’è ancora molto da fare. Alcune città, come Casalmaiocco, hanno introdotto le zone a velocità 30 – continua Giulietta Pagliaccio, tra i promotori della manifestazione di ieri –, uno strumento importante per migliorare la viabilità ed evitare incidenti. E questo è ottimo. Purtroppo, però, non basta un cartello per risolvere la situazione, servono interventi strutturali per evitare che le auto continuino a percorrere le strade urbane a velocità sostenuta. E’ un tema che va affrontato con le infrastrutture adeguate, servono risorse economiche e i piccoli Comuni devono essere sostenuti».

Fanalino di coda del Sud Milano è Melegnano. «A Melegnano la situazione è peggiorata – conferma Giulietta Pagliaccio –: non sono state messe in campo risorse e strategie per migliorare la viabilità cittadina, se non a parole. Inoltre, le nuove strade realizzate a supporto della tangenziale esterna stanno riversando altro traffico in città, su strade che sono al collasso». i ciclisti hanno fatto anche un flash mob in via Conciliazione, dove è stato introdotto il senso unico in via sperimentale. «E’ una buona soluzione per la sicurezza, ma senza interventi sulle strade limitrofe non serve a nulla. Oggi il traffico passa davanti alle scuole e mette in pericolo la vita dei bambini, crea difficoltà ai ciclisti e ai pedoni».