Corsico, farmaci in strada: forse per avvelenare i cani?

Si indaga sul giallo dei medicinali abbandonati

I cartelli della polizia locale

I cartelli della polizia locale

Corsico (Milano), 24 febbraio 2017 - Si indaga sulla provenienza dei medicinali che, nella giornata di ieri, sono stati rinvenuti sui marciapiedi e in alcune aree verdi della cittadina del sud Milano. Se in un primo tempo si è pensato a un presunto tentativo di avvelenamento dei piccoli amici a quattro zampe, ora, si propende per un’altra tesi: quella dell’avvertimento. «Le modalità del gesto - spiega Anna Corbani, dell’associazione Tom e Jerry - sembrerebbero più compatibili con un’intimidazione, con un messaggio ben esplicito rivolto ai proprietari di cani. Il vero rischio è, che per la maleducazione di alcuni padroni che non raccolgono cacche o non rispettano le norme di civile convivenza, siano i nostri pelosetti a subirne le conseguenze». <Chi conosce i cani e le loro abitudini - spiega Eleonora Storri, addestratrice - sa benissimo quanto sia complicato dare loro un antibiotico. Difficile che qualcuno abbia pensato di poterli avvelenare lasciando pastiglie di medicinali a terra senza nasconderle in polpette o pezzi di carne: una volta annusate e riconosciuto l’odore del farmaco, il cane si allontana senza nemmeno leccarle».

«Ad esempio in via Verdi - evidenzia Federica Pansini - sembra che nessuna pastiglia sia stata lasciata all’interno dell’area cani». Tutto è iniziato mercoledì mattina quando alcuni genitori hanno notato medicinali sparsi a pochi passi dalla scuola. I farmaci sono state raccolti e portati al comando di polizia locale. È qui che si è accertata la loro natura: antibiotici e medicinali anti-trombosi. Altre segnalazioni sono giunte nel pomeriggio mentre in serata sono state ritrovate pastiglie simili lungo le vie Parini, Foscolo, Dante, Monti, Buonarroti, Verdi, Sanzio. E all’interno del parco Marinai d’Italia. Il sindaco Filippo Errante ha subito lanciato l’allarme sui social, la polizia locale ha tappezzato le aree cani e i parchi di cartelli mentre, il personale di Amsa ha ripulito i luoghi in cui sono stati individuati i farmaci. "E' ovvio che questo episodio ci ha spaventato non poco costringendoci a non distogliere lo sguardo dai nostri fedeli amici - spiega Ciro Noviello - non capisco il senso di un gesto simile, trovo sia di una cattiveria inaudita".

Il tam tam ha presto raggiunto tutti i proprietari di amici a quattro zampe. «Anche se alcuni padroni sono maleducati - spiega Antonio Romanò - non si può giustificare un gesto simile. Siamo allibiti e sconsolati». «È un’ingiustizia questo accanimento verso i piccoli amici a quattro zampe che per noi sono come figli - spiega Stefania Pedretti -, ma il problema è ancor più grave. E se a raccogliere le pastiglie, scambiando i medicinali per caramelle, fosse un bambino?». «Sono atti vili - spiega Stefania Caruso - fatti di notte o di mattina presto, quando le strade e i parchi sono deserti. Occorre tenere ben aperti gli occhi perché in alcune vie vicine si sono sentiti casi di malori e avvelenamento».