Il sindaco Sala alla Sacra Famiglia: "La Città metropolitana non funziona"

Parola del sindaco di Milano all’incontro che si è tenuto a Cesano

L'incontro di Sala con i colleghi del Sud Ovest milanese

L'incontro di Sala con i colleghi del Sud Ovest milanese

Cesano Boscone (Milano), 19 marzo 2017 - E' iniziata con un saluto ai più fragili la prima visita ufficiale di Giuseppe Sala, sindaco di Milano e di Città metropolitana Milanese, nel Sud-Milano. Prima di partecipare all’incontro “Città Metropolitana e sud-ovest Milanese, le nostre sfide”, il sindaco ha fatto visita all’istituto Sacra Famiglia, una delle eccellenze cesanesi che da sempre si occupa di prestare cura e assistenza agli ultimi. «Lo studio del tessuto sociale - ha detto il direttore generale Paolo Pigni - ci spinge a diversificare la nostra offerta di servizi per rispondere ai bisogni emergenti: un importante obiettivo per il futuro è contribuire a dare risposte alle persone fragili della periferia milanese attraverso l’incontro tra il mondo sanitario e quello socio sanitario garantendo alla cittadinanza una migliore qualità della vita».

E proprio la parola periferia è più volte emersa nel corso degli interventi che si sono susseguiti nella sala della trasparenza dove, esponenti politici e civici del Sud-Milano hanno raccontato le sfide che ogni giorno portano avanti per integrarsi, per garantire ai loro cittadini quei servizi e quei diritti che, spesso, fanno a pugni con le difficoltà economiche che le realtà locali hanno. È stato proprio il padrone di casa, Simone Negri, a parlarne per primo. «Bisogna prestare attenzione a un corretto sviluppo di Città Metropolitana ed evitare che questi comuni diventino la periferia della periferia». Tanti i temi all’ordine del giorno: dal prolungamento della metropolitana oltre i confini milanesi, alla necessità di avere un modello Milano forte, capace di trainare le realtà limitrofe. «Bisogna fare emergere quanto di buono questi territori hanno in termini di socialità e vivibilità - ha detto ancora Negri -. Ogni Comune ha una storia, tradizioni da valorizzare. Se tutti i comuni riusciranno a crescere, crescerà anche Milano».

Uno dopo l’altro i rappresentanti dei vari comuni si sono espressi parlando di una porzione di provincia per molti aspetti profondamente diversa, sia nel tessuto sociale che in quello economico, di welfare, di modelli di sicurezza e di mobilità. È stato proprio il sindaco di Binasco a descrivere le difficoltà che i suoi cittadini vivono per gli spostamenti. «La viabilità è al collasso e per quanto riguarda i mezzi di trasporto pubblico viviamo, ogni giorno, un vero e proprio assalto alla diligenza. Mentre si parla di aperture no stop, H24, in alcuni territori, nei giorni festivi non ci sono nemmeno i mezzi pubblici e per raggiungere il posto di lavoro ci si impiegano ore».

«La Città Metropolitana così come è non funziona - ha detto Beppe Sala -. Non siamo in grado di rispondere ai bisogni. Senza un passo in avanti dal punto di vista amministrativo, non andremo da nessuna parte. Lo dico facendo ogni giorno la mia parte e non per criticare ma per essere propositivo». Le sfide? «Chiediamo e puntiamo cose concrete; su quelle non facciamo un passo indietro. Le nostre politiche, le nostre azioni, devono essere fatte di difesa del lavoro, creazione di posti di lavoro, di capacità di andare avanti in termini di residenzialità. Questo è un limite molto chiaro: a Milano non ci sono case a prezzi accessibili per gli oltre 200mila studenti, 8% dei quali stranieri. Il vedere in maniera allargata significa spostarsi e trovare le risposte che Milano cerca in questa porzione di territorio». La mobilità è un tema centrale: «Dobbiamo parlare di linee precise, costi relativi e modalità per finanziarle. Dobbiamo avere idee chiare e dobbiamo puntare a realizzarle».