San Zenone, "quote di accoglienza fuori controllo"

La Prefettura ha previsto una quota di 12 migranti, invece nel centro di accoglienza ce ne sono 175. La denuncia di FI

La protesta dei profughi a San Zenone

La protesta dei profughi a San Zenone

San Zenone al Lambro (Milano), 18 dicembre 2017 - “Nessun controllo sulle quote di accoglienza dei profughi, a San Zenone gli accordi non vengono rispettati. Abbiamo più volte denunciato la criticità al prefetto, ma siamo sempre rimasti inascoltati”. A parlare è il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia, Fabio Raimondo, l’ex presidente del Piano di zona che nei mesi scorsi ha capeggiato la protesta dei sindaci per il rispetto delle quote di accoglienza dei profughi richiedenti asilo.

Secondo il Protocollo per l'accoglienza siglato a maggio dalla Prefettura, San Zenone – un Comune con 4.500 abitanti - dovrebbe ospitare soltanto 12 richiedenti asilo. Ma la realtà è diversa. “Il centro di accoglienza di San Zenone accoglie 175 stranieri stipati in una vecchia struttura alberghiera – continua Raimondo - e che in passato ha superato quota 200. Il governo non può continuare a scaricare sui comuni un'emergenza che non è in grado di gestire”. A San Zenone la situazione è critica e sabato pomeriggio è sfociata in una manifestazione non autorizzata da parte dei profughi, che hanno bloccato la via Emilia per protestare contro il rifiuto dello status definitivo di rifugiato per cinque giovani africani.

Espulsione immediata per chi ha bloccato la via Emilia e chiusura del centro di accoglienza. Sono le richieste lanciate dalla Lega. “Se i responsabili del blocco stradale fossero italiani, sarebbe scattata la denuncia per interruzione di pubblico servizio - incalza Marco Rondini, deputato del Carroccio -. Avevo già presentato una interrogazione nel 2015 all’allora ministro Alfano per chiedere l’immediata chiusura. Negli anni passati ci sono state aggressioni e addirittura un blitz antidroga da parte delle forze dell’ordine, ora valutiamo la possibilità, nei prossimi giorni, di presentare una seconda interrogazione per chiedere l’immediata chiusura e l’immediata espulsione dei venti sedicenti profughi che hanno bloccato abusivamente la strada”.

“Che ci sia problema di sicurezza è ormai innegabile – aggiunge Cristiano Vailati, segretario della Lega Circoscrizione Est Martesana -: ormai in tutti i comuni limitrofi, e in particolare nel comune di Melegnano, si vedono questi presunti profughi bivaccare sul territorio andando a chiedere l’elemosina, a volte in maniera molesta, davanti agli esercizi commerciali presenti in città”.