San Giuliano, donna spaccia droga in auto insieme al figlio

In trasferta a Piacenza con il figlio di 10 anni al seguito, una grossista della droga riforniva di cocaina i pusher del proprio circuito Ma la gita fuori porta è stata fatale

I carabinieri di San Giuliano in azione

I carabinieri di San Giuliano in azione

San Giuliano Milanese (Milano), 19 settembre 2017 - In trasferta a Piacenza con il figlio di 10 anni al seguito, una grossista della droga riforniva di cocaina i pusher del proprio circuito. Ma la gita fuori porta è stata deleteria per una peruviana di 50 anni residente a San Giuliano Milanese, finita in manette insieme allo spacciatore - un marocchino di 45 anni con diversi ordini di espulsione alle spalle -, con il quale la donna stessa aveva appena effettuato uno scambio. I due sono stati individuati e arrestati nel fine settimana, nell’ambito di un blitz messo a segno dai carabinieri.

Il marocchino è stato visto salire con fare sospetto sull’auto della 50enne, posteggiata a bordo strada nella zona di viale Sant’Ambrogio; nell’abitacolo, anche il figlio di lei. Immediati il fermo e la perquisizione da parte dei carabinieri. Il maghrebino aveva negli slip 60 grammi di cocaina suddivisa in dosi, mentre nell’auto della peruviana 1.460 euro in contanti sono stati trovati in un pacchetto di sigarette nascosto sotto il seggiolino del bimbo; altri mille euro erano occultati nel cruscotto. Come di prassi in questi casi, i controlli si sono spostati negli appartamenti dei due: in quello dell’uomo, a Piacenza, sono stati trovati 15mila euro in contanti, altri 12 grammi di cocaina e un bilancino di precisione. Nell’abitazione della donna, a San Giuliano, era nascosto altro denaro contante, insieme ad alcune banconote false. L’ipotesi degli inquirenti è che la peruviana fosse subentrata al marito, in carcere dall’anno scorso, nella gestione di un giro di droga.

La donna aveva la funzione di grossista e corriere; il suo campo d’azione si estendeva per un raggio di svariate decine di chilometri, come dimostra il fatto che la 50enne si trovava al di fuori dei confini regionali, quando è finita nella rete dell’Arma. Il figlio, evidentemente, serviva come copertura: la madre lo portava con sé pensando, in questo modo, di non destare sospetti. Dopo l’arresto della donna, che ora è in attesa di processo, il bambino è stato affidato a una comunità protetta; verrà poi assegnato ai familiari della madre. I due arresti s’inseriscono in un più vasto programma di contrasto allo spaccio di droga, che le forze dell’ordine di Piacenza stanno tentando di mettere in atto. Spesso, infatti, la città emiliana si trova a essere un crocevia dei traffici di stupefacente anche grazie alla sua posizione geografica.