Il Pd di San Giuliano: festa lumbard pagata coi soldi sottratti al consiglio dei ragazzi

Durissima accusa del Pd all’amministrazione di centrodestra

L'assessore Alessandra Magro

L'assessore Alessandra Magro

San Giuliano Milanese (Milano), 26 maggio 2017 - «Quella festa della Lega Nord, finanziata coi fondi del consiglio comunale dei ragazzi. Inaccettabile». A San Giuliano il Partito Democratico va all’attacco dell’amministrazione di centro- destra. Nel mirino «Cantar di Maggio», una kermesse culturale e gastronomica che, in programma da oggi fino a domenica al Parco Nord, è incentrata sulla storia e le tradizioni lombarde. L’iniziativa, itinerante, interessa anche i Comuni di Inzago e Cologno Monzese, coi quali San Giuliano ha stretto un accordo di partenariato, relativamente a questo evento. La kermesse ha anche l’obiettivo di ricordare un avvenimento storico, la battaglia di Legnano del 29 maggio 1176. «Con la delibera di giunta 124 del 5 maggio scorso – attacca il segretario locale del Pd Jacopo Saladini - l’amministrazione comunale utilizza i fondi destinati al consiglio comunale dei ragazzi, capitolo scuola, per finanziare la festa dei lumbard chiamata “Cantà De Magg”, tradotta in italiano Cantar Di Maggio».

«Parliamo di un impegno di spesa notevole – prosegue - pari a 10mila euro. Un investimento sconsiderato se fatto da un’amministrazione che, appena insediata, si è precipitata a dichiarare San Giuliano Milanese un paese disastrato». Secondo i democratici, questo investimento stride con lo stato di pre-dissesto economico dichiarato dall’esecutivo locale e con la spinta all’impegno civile e alla partecipazione che è sottesa al consiglio dei ragazzi. «Mai le precedenti amministrazioni, pur nelle difficoltà di bilancio, hanno sottratto un euro al funzionamento di questa importante attività», è l’affondo del Pd. Ma l’amministrazione del sindaco Marco Segala non ci sta a salire sul banco degli imputati. «Cantà de Magg è finanziata attraverso il capitolo eventi, ricavato dal macro-capitolo cultura - precisa Alessandra Magro, assessore alla cultura e all’istruzione -. In tempi di difficoltà economiche, sono stati operati dei tagli trasversali, che hanno coinvolto anche la cooperativa incaricata di seguire il consiglio dei ragazzi. Questo non significa che il consiglio non esiste più: sarà gestito internamente, in accordo con le scuole».