Rozzano, volantino antimigranti dell’assessore: le opposizioni vogliono le dimissioni

I gruppi di minoranza chiedono di ritirare le deleghe a Ercoli

L'assessore Marco Andrea Ercoli

L'assessore Marco Andrea Ercoli

Rozzano (Milano), 22 luglio 2017 - "Il lupo perde il pelo ma non il vizio". Le forza politiche di opposizione si scagliano contro l’assessore Marco Andrea Ercoli, reo di aver girato su una chat tra colleghi di Giunta un’immagine che incoraggiava la "caccia agli extracomunitari". La foto era stata poi resa pubblica da qualcuno, la cui identità rimane ancora avvolta dal mistero, che ha stampato l’immagine e l’ha distribuita al mercato di piazza Foglia, aggiungendo al volantino choc la frase "Il Pd di Rozzano ha il fascismo nella Giunta, questo volantino è stato divulgato da un assessore". L’artefice, esponente di uan lista civica e assessore con delega alla Sicurezza e alla Polizia locale, si era poi scusato, mentre il sindaco lo aveva difeso, condannando comunque i contenuti del volantino, parlando di "un errore involonario".

A parlare il giorno dopo lo scandalo sono le forze politiche sedute sui banchi dell’opposizione. Gianni Ferretti di Forza Italia vuole le dimissioni: "Le idee dell’assessore sono chiaramente di estrema destra e nostalgiche. Cosa ci fa all’interno di un gruppo di sinistra?»" Se lo chiede anche Cristina Perazzolo, della Lega Nord, che aggiunge: "Una nota stonata in una Giunta rossa. Vogliamo capirne di più, comprendere le responsabilità e fare luce sul caso. Se l’assessore si è reso responsabile, deve pagare. Il contenuto di quel volantino era eccessivo, e se lo diciamo noi di destra...". Chiede spiegazioni anche il Movimento 5 Stelle: "Ercoli chiarisca questa situazione. Se non lo farà, anche noi spingeremo per le dimissioni. Un ruolo istituzionale va rispettato".

Intanto, Ferretti riporta alla memoria un altro episodio che avea scaraventato l’assessore in mezzo alla bufera. Nel 2014, quando dei ragazzi devastarono il palazzetto comunale distruggendo tutte le attrezzature, Ercoli aveva pubblicato sul suo profilo Facebook un cartello: "Ricercati. Vivi o morti". Aveva aggiunto: "Cominciamo a fare questa cartellonistica, qualcuno spinto dalla taglia potrebbe essere utile alle indagini". Un messaggio troppo forte: "Il lupo perde solo il pelo. Ancora una volta l’assessore si dimostra inadeguato", commenta Ferretti. "La situazione è il chiaro segnale di come la maggioranza si stia sbriciolando – prosegue Perazzolo –. Consiglieri che abbandonano il partito, poi fanno saltare il numero legale ai consigli comunali, ora si fanno questi “sgambetti” rendendo pubblici messaggi privati. La Giunta Agogliati perde colpi in un clima di esasperazione generale".