Rozzano, la villa della legalità è da ristrutturare

Ancora tre giorni di tempo per dare il proprio contributo economico

 Il vicesindaco Stefania Busnari  con alcuni componenti dell’associazione

Il vicesindaco Stefania Busnari con alcuni componenti dell’associazione

Rozzano (Milano), 13 febbraio 2017 - Parte la raccolta fondi per la riqualificazione della casa confiscata alla criminalità organizzata. La villetta sottratta alla mafia e assegnata al comune di Rozzano è al centro di un progetto di restyling per poter tornare ad essere fruibile. L’immobile in questione si trova in via Molise ed è rimasto inutilizzato per anni. Ora, grazie al progetto «Dopo le mafie» è possibile dare nuova vita a quello spazio. «Siamo orgogliosi di avere finalmente un progetto strutturato per la nuova destinazione della villa di Rozzano, sequestrata al malaffare e restituita legittimamente alla cittadinanza – afferma il Sindaco Barbara Agogliati –. La dimostrazione che vogliamo una città attenta sul fronte dell’educazione alla legalità, ne è un esempio anche l’osservatorio per la legalità, che si sta strutturando proprio in questi giorni e che, sono certa, potrà essere un ulteriore punto di riferimento per i cittadini».

«L’obiettivo è quello di collaborare con un’associazione formata da un pool di professionisti con esperienza nel campo della restituzione dei beni confiscati che possano guidare le nostre istituzioni scolastiche, le associazioni del territorio e i singoli cittadini in un processo condiviso - ha aggiunto l’assessore alla Pubblica Istruzione e Cultura, Stefania Busnari –. Tutto ciò per restituire questo bene alla collettività e farne un polo di riferimento per la legalità». Con i finanziamenti che saranno raccolti attraverso il crowdfunding si potranno avviare iniziative specifiche, tra cui anche incontri nelle scuole, in un percorso educativo sulla legalità. Per partecipare alla raccolta fondi basta collegarsi al sito:http://www.produzionidalbasso.com.

E’ possibile partecipare fino a mercoledì. L’Associazione Circola ha raccolto intorno a questo progetto una molteplicità di attori e partner di grande autorevolezza e solidità. Oltre a tutti i Comuni coinvolti, si evidenzia la partecipazione di Regione Lombardia, l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, il Tribunale di Milano, il Segretariato Regionale del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo per la Lombardia, il CSBNO (Consorzio Bibliotecario Nord Milano).