Rozzano, Sandro Tromboni condannato all'ergastolo

L'uomo, accusato di aver ucciso il fratello Luca al'interno dell'azienda di famiglia, è stato ritenuto colpevole di omicidio premeditato

La scena del delitto

La scena del delitto

Rozzano (Milano), 6 aprile 2017 - E' stato condannato all'ergastolo Sandro Tromboni, l'imprenditore di 44 anni accusato di aver ucciso il fratello Luca, 50 anni, all'interno dell'azienda di famiglia di Rozzano la sera del 20 marzo 2015.

I giudici della Corte d'Assise di Milano hanno accolto la richiesta di condanna formulata dal pm Gaetano Ruta e ritenuto l'imputato colpevole di omicidio premeditato. E' stata inoltre disposta a favore dei familiari della vittima una provvisionale immediatamente esecutiva da 300 mila euro (200mila per il figlio e 100mila per la moglie dell'imprenditore assassinato), in attesa che un giudice civile stabilisca l'esatto ammontare del risarcimento in un separato giudizio. Il difensore di Sandro Tromboni, l'avvocato Robert Ranieli, ha annunciato che ricorrerà in Appello.

L'imputato venne arrestato quasi un anno dopo l'omicidio, nel marzo 2016, sulla base delle rivelazioni fornite agli inquirenti dalla sua ex amante albanese. La donna aveva infatti dichiarato che il 22 marzo, due giorni dopo l'omicidio di Luca Tromboni, Sandro le aveva rivelato che il fratello maggiore era stato ucciso con tre colpi di pistola quando ancora nessuno poteva saperlo con certezza, visto che i risultati dell'autopsia sarebbero arrivati agli inquirenti soltanto tre giorni dopo. Secondo l'accusa formulata dal pm Ruta, il movente del delitto sarebbe legato a problematiche nella gestione dell'azienda che produceva viti e bulloni. Luca si era infatti allontanato dalla società di famiglia, lasciandola gestire al fratello minore Sandro che però avrebbe in breve tempo accumulato debiti per circa 800 mila euro.