Imprenditore ucciso a Rozzano, a processo il fratello

Sandro Tromboni a processo per l'omicidio del fratello Luca. Alla base ci sarebbero divergenze sulla gestione dell'azienda

Le indagini dei carabinieri

Le indagini dei carabinieri

Rozzano (Milano), 5 ottobre 2016 - Il processo a carico di Sandro Tromboni è iniziato davanti alla Corte d'Assise di Milano e subito rinviato al 24 ottobre. Il 44enne è accusato di aver ucciso con premeditazione il fratello 50enne Luca all'interno della loro azienda di famiglia in via Brenta, a Rozzano (Milano), la sera del 20 marzo 2015. Fu arrestato quasi un anno dopo, nel gennaio scorso. Stando alle indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dal pm Gaetano Ruta, sarebbe stata un'amante albanese a portare alla svolta nell'inchiesta dopo mesi e poi all'arresto dell'uomo, difeso dal legale Robert Ranieli. La donna, infatti, aveva messo a verbale che il 22 marzo, due giorni dopo l'omicidio, l'uomo le aveva dato per certo che il fratello era stato ucciso con tre colpi di pistola in un momento in cui nessuno poteva saperlo, neppure gli investigatori che hanno ricevuto i risultati dell'autopsia solo tre giorni dopo. Il movente del delitto, secondo l'accusa, sarebbe legato ai problemi economici e alla gestione della ditta che produceva da decenni viti e bulloni. Luca Tromboni, infatti, si era allontanato dalla società passando la gestione al fratello minore, il quale però avrebbe accumulato circa 800 mila euro di debiti. Una cifra enorme per un'azienda, la Tromboni srl, che era considerata, invece, solida. Stando alle indagini, quel giorno l'uomo si avvicinò al fratello con la pistola chiusa all'interno di un sacchetto di plastica. Avrebbe sparato i primi due colpi al gomito e all'addome del fratello e il terzo alla fronte