Rozzano, un boato e poi le fiamme al kartodromo: "I vetri volavano ovunque"

Tre feriti, di cui due gravi, per un caldaia scoppiata

AL LAVORO I pompieri intervenuti numerosi ai piedi della tangenziale per spegnere l’incendio provocato dall’esplosione di via Curiel

AL LAVORO I pompieri intervenuti numerosi ai piedi della tangenziale per spegnere l’incendio provocato dall’esplosione di via Curiel

Milano, 15 gennaio 2018 -  «Ho sentito un’esplosione, ho visto i vetri volare ovunque - racconto un testimone che stava aspettando la messa in pista dei kart - e sono rimasto stordito. Poi, quando ho realizzato quello che stavo succedendo, sono corso in aiuto dei feriti».  Tre, di cui due con ustioni e ferite gravi: è il bilancio finale dell’incidente avvenuto ieri mattina al kartodromo di Rozzano, a causa di una caldaia esplosa, stando ai rilievi di carabinieri.

Il custode ghambiano di 47 anni ha avuto la peggio: insieme a un parente di 55 anni è stato trasportato all’Humanitas in attesa di essere trasferito in strutture specializzate. Per entrambi frattura della scatola cranica, oltre a ustioni sul 40% del corpo. Si trovavano nell’appartamento dove è avvenuta l’esplosione. Ferito seriamente al volto anche il barista del kartodromo. «Ha ustioni di secondo grado al volto – spiega Umberto , fratello del barista ferito – ha preso una botta in faccia. Dell’esplosione non ricorda nulla, ha solo ben in mente quel forte odore di gas e il tentativo di avvisare il custode di aprire la finestra».

Il racconto di quei drammatici momenti è affidato a Natale Miniaci, amministratore dello storico Big Kart di via Curiel, punto di rifeirmento da almeno 25 anni di tanti appassionati di motori. «Mi avevano chiamato prima dell’esplosione - le parole dell’imprenditore - per dirmi che si sentiva odore di gas nel mio ufficio. Ho consigliato di avvisare il custode. Mi hanno richiamato dopo mezz’ora comunicandomi l’accaduto».

La sera prima in via Kuriel aveva fatto capolino Nico Hulkenberg, il pilota tedesco di Formula 1 che ha corso con Williams, Force India, Sauber e Renault. La notizia che nessun ferito è in pericolo di vita è motivo di sollievo ma non mancano interrogativi. Lo scenario, infatti, non è dei più incoraggianti: pezzi di vetro e infissi hanno invaso il parcheggio, utensili e mattoni sono volati ovunque, per non parlare della guardiania e dell’ufficio, entrambi sventrati dall’esplosione. Oggi, occorrerà un nuovo sopralluogo per verificare le condizioni della struttura prima che poissa riaprire i battenti e tornare a ospitare corse.