Rozzano, l’ambientalista dei volatili salva due cacciatori dai veleni

Stavano portando a casa dei germani al nbotulino. La denuncia: manca informazione per chi va all’oasi

Antonio Bruson, dell’associazione verde Occhi Aperti

Antonio Bruson, dell’associazione verde Occhi Aperti

Rozzano (Milano), 20 settembre 2016 - Non cessa la preoccupazione per l’allarme botulino che ha gettando in emergenza le oasi di Basiglio, dove le analisi compiute da Asl su alcune carcasse di volatili ne avevano confermato la presenza. Tutto era partito dalla denuncia di un gruppo di ambientalisti che avevano portato all’attenzione un’insolita moria di pennuti, in seguito allo svuotamento del laghetto dei cigni di Milano 3, come racconta l’ambientalista Antonio Bruson, dell’associazione verde Occhi Aperti.

«A inizio luglio sono iniziati i problemi: tanti gli esemplari di germani trovati morti, per un totale di oltre 70 animali ritrovati – racconta Bruson –. Abbiamo subito lanciato l’appello di emergenza, ma pare che chi di dovere non stia dando la giusta importanza alla drammatica situazione». I cacciatori, infatti, non sono stati avvertiti del pericolo: «Solo a Basiglio sono stati messi dei cartelli – osserva l’ambientalista – nelle altre zone nessuno ha allertato i cacciatori che rischiano grosso: non solo di catturare animali malati, ma di provocare problemi anche ai propri cani».

Grazie all’intervento di Bruson, infatti, è stato fermato nei giorni scorsi un gruppo di cacciatori con alcuni esemplari di germani. «Mi hanno ringraziato ma erano infuriati con la propria federazione e con Ats per non aver dato l’allarme – prosegue l’ambientalista –. Bisogna diffondere il messaggio che i cacciatori sono a rischio, in particolare in zona cascina Giuseppina, a Zibido San Giacomo, ma anche in tutti i territori attraversati dal Cavo Borromeo, quello colpito dall’epidemia». Da Assago, fino ai confini di Lacchiarella, passando per Pieve e Zibido, è meglio, secondo le parole di Bruson, che i cacciatori lascino stare tutti gli esemplari acquatici, non solo germani ma anche gallinelle.

«Non è da sottovalutare la situazione: i cacciatori sono in pericolo – afferma Bruson –, potrebbero catturare animali malati. Attenzione anche ai cani: se iniziano a lamentare sintomi di intorpidimento alle zampe, meglio procedere con la profilassi anti botulino e soprattutto evitare che si avvicinino a carcasse divorate dai cagnotti, chiaro segnale di malattia».