San Giuliano, gestore cercasi per Rocca Brivio

Debiti azzerati, sarà garantito l'uso pubblico

Rocca Brivio

Rocca Brivio

San Giuliano Milanese (Milano), 27 marzo 2017 - Si cerca un nuovo gestore per Rocca Brivio, il complesso monumentale del Seicento incastonato nel Parco agricolo Sud Milano. Mentre prosegue l’iter per lo scioglimento della Rocca Brivio Sforza Srl, i Comuni proprietari dell’edificio (San Donato, San Giuliano e Melegnano) hanno dato mandato alla liquidatrice della società di emettere un bando per individuare un conduttore che possa farsi carico della gestione e della manutenzione del complesso. Una partita non facile da giocare poiché la cura della Rocca presuppone un piano d’intervento puntuale, spalmato nel medio-lungo termine e supportato da un budget adeguato.

"E' prossima l’emissione di un bando per individuare un conduttore conferma la liquidatrice, Katja Besseghini – Siamo convinti che esistano, nella realtà locale, interlocutori che avrebbero la forza economica per gestire il bene e che potrebbero essere interessati a una concessione duratura. Si tratterà di studiare ad hoc i contenuti dell’accordo. Con un bando adeguato, si potrà mantenere la fruizione pubblica dell’edificio". L’antica villa patronale, che si trova nel territorio di San Giuliano, è tra i monumenti più pittoreschi del Sud Milano: sono in molti a considerarla un simbolo del territorio. Il suo valore è stimato in circa due milioni 700mila euro. Il complesso, che riveste un’importanza rivelante dal punto di vista storico-architettonico, è stato negli anni sede di mostre, serate a tema, iniziative di carattere ambientale. Ora vive un momento di stasi legato alla crisi della società proprietaria del bene, la Rocca Brivio Sforza che, partecipata dai Comuni e, in minima parte, dall’associazione Rocca Brivio, è stata messa in liquidazione dopo essersi fortemente indebitata, soprattutto nei confronti del socio di maggioranza, Cap Holding. Da qui la decisione di chiudere la srl che peraltro, terminata la fase di riqualificazione dell’edificio, non è più considerata funzionale.

"Oggi la situazione debitoria risulta sanata – spiega Besseghini – La proprietà pubblica del bene non è a rischio, possiamo dire di aver traghettato con successo la Rocca fuori da una fase delicata. Ora operiamo in condizioni di serenità verso la stabile assegnazione a un operatore". Dunque, dopo un periodo di transizione si cerca di dare alla Rocca un nuovo corso. La scommessa da vincere è quella di riuscire a valorizzare l’edificio con un progetto solido e credibile. Un progetto capace di garantire la continuità temporale e di richiamare il pubblico attraverso proposte efficaci.