In arrivo con dieci mesi di ritardo 5mila tonnellate di posta arretrata

Peschiera Borromeo, lettere e cartoline dell’anno scorso, che arriveranno a destinazione solo fra qualche giorno. Il Cobas denuncia forti ritardi nello smistamento della posta

Il centro smistamento di Peschiera è il più grande della  Lombardia

Il centro smistamento di Peschiera è il più grande della Lombardia

Peschiera Borromeo (Milano), 28 febbraio 2017 - Lettere e cartoline dell’anno scorso, che arriveranno a destinazione solo fra qualche giorno. Il Cobas denuncia forti ritardi nello smistamento della posta. «Oggi (ieri per chi legge, ndr) a Peschiera Borromeo abbiamo lavorato la corrispondenza di sette, persino dieci mesi fa», segnala il sindacato. Lo stesso che il mese scorso, sempre nel Centro meccanizzato di Peschiera Borromeo (il più grande della Lombardia) e nella succursale di Linate, aveva denunciato la presenza di 5mila tonnellate di posta inevasa. «Nelle operazioni di smistamento ci è capitata tra le mani una comunicazione del 10 maggio 2016, con la quale il Comune di Zignago, in provincia della Spezia, avvisava una concittadina residente in Belgio delle elezioni amministrative, che si sarebbero svolte nel medesimo Comune il mese successivo», spiega Stefano Ancona dell’esecutivo nazionale di Cobas Poste. Curioso anche il caso della lettera spedita dal Comune di Concordia Sagittaria (Venezia) a una persona residente nello stesso Comune: la comunicazione, con timbro del 22 luglio 2016, è stata smistata ieri e a giorni arriverà a destinazione. E che dire dei due coniugi di Noale (Venezia), destinatari di una cartolina spedita da Firenze il 20 luglio 2016 e non ancora arrivata? Ricordi di un’estate fa. Nel novero delle stranezze c’è anche una lettera timbrata lo scorso 25 luglio dalle Poste di Torino e diretta in provincia di Cuneo: anche questa è spuntata solo nelle ultime ore fra la posta del Centro peschierese, i cui addetti hanno provveduto all’instradamento.

«Passi per la corrispondenza diretta all’estero (Peschiera Borromeo è l’unico centro di smistamento internazionale), le altre comunicazioni che ci fanno in quel Centro? – domanda Ancona –. C’è da chiedersi quali giri faccia la corrispondenza, che rispunta dopo mesi in sedi che non sono quelle di competenza. E l’utente finale si ritrova a ricevere la posta dell’anno prima». Una situazione che, secondo il sindacato, merita degli approfondimenti. Non è la prima volta che il Cobas evidenzia ritardi e disservizi nelle attività di lavorazione e recapito della corrispondenza. Emblematico il caso di alcune comunicazioni elettorali del 2013: i cittadini residenti all’estero erano stati avvisati dell’appuntamento alle urne con sette mesi di ritardo.