Pieve, una montagna di amianto vicino al campus

Maxi discarica nel cantiere del centro universitario: riempiti con i rifiuti 50 sacchi da 500 chili

I sacchi raccolti nel cantiere

I sacchi raccolti nel cantiere

Pieve Emanuele (Milano), 24 ottobre 2016 - Scoperta una montagna di amianto nel cantiere dove sta sorgendo il campus universitario dell’Humanitas. Un nuovo allarme ambientale, nel cuore del Parco Sud, potrebbe mettere a rischio la salute pubblica. In soli due giorni di scavi, da quando è stata scovata la discarica, sono stati estratti rifiuti di vario genere, tanto da riempire cinquanta sacchi da circa 500 chili, e i lavori proseguiranno ancora nelle prossime ore. A far emergere l’ennesima discarica abusiva sono stati gli operai del cantiere, che stavano effettuando gli scavi per realizzare la nuova viabilità intorno al centro universitario, in fase avanzata di costruzione. "Appena avuta la notizia - spiegano da Humanitas -, abbiamo immediatamente chiamato una ditta specializzata nello smaltimento di questi rifiuti e nella bonifica della zona e abbiamo allertato l’Ats".

Humanitas si è accollata i lavori di bonifica dell’area dopo aver avvisato anche l’amministrazione comunale di Pieve. Va specificato che la discarica non si trova precisamente nel punto dove sarà costruito il campus, ma in una zona adiacente interessata dagli interventi per la realizzazione di alcune rotatorie e della strada di collegamento fra Tolcinasco (via Dainese) e via Sardegna. "Un’amara scoperta nel sottosuolo - denunciano dall’associazione Parco Sud -. La società che sta svolgendo i lavori ha allertato l’Ats, operai in tuta bianca e protetti da mascherine hanno estratto dal terreno il materiale cancerogeno. In questo momento non è possibile determinare la quantità e la tipologia di questi rifiuti altamente pericolosi per la salute né la loro provenienza". Nella stessa zona 5 anni fa Tony Bruson, ambientalista e sentinella verde dell’associazione Parco Sud, aveva denunciato il rinvenimento di numerosi sacchi contenenti fibre di vetro ed eternit sbriciolato. Allora l’amministrazione comunale fece ripulire l’area, ma probabilmente questa discarica sotterranea è stata formata tempo fa e secondo quanto riferito dagli ambientalisti era divenuto un luogo dove venivano scaricati detriti e macerie di ogni genere.

Sulla vicenda il Comune di Pieve vuole vederci chiaro: "La zona è privata, ma di sicuro qualcuno ha scaricato abusivamente rifiuti e i colpevoli vanno individuati - spiega il sindaco Paolo Festa -, grazie a Humanitas sono immediatamente state attivate le procedure per smaltire i rifiuti e bonificare il terreno. Tutti gli enti preposti sono stati avvisati. Per quanto di nostra competenza valuteremo nelle prossime ore eventuali azioni per tutelare la salute pubblica. Bisogna verificare se la falda acquifera sia stata inquinata".