Razzia nei box di Martesana e Sud Est milanese

In azione i carabinieri di San Donato

Carabinieri in campo contro l'escalation di furti

Carabinieri in campo contro l'escalation di furti

Peschiera Borromeo (Milano), 18 febbraio 2017 – Due moto di grossa cilindrata, un furgone, trapani e cesoie usati come arnesi da scasso. È la refurtiva recuperata poco prima dell’alba dai carabinieri del Nucleo Radiomobile di San Donato, merce «bollente» appena rubata in un condominio di piazza Lombardi. Un rumeno – il 31ene G.B., con diversi precedenti penali alle spalle - è finito in manette con l’accusa di furto e per avere esibito ai militari una carta di identità palesemente contraffatta, ma gli inquirenti stanno scavando per arrivare presto sulle tracce dei complici. Il sospetto, infatti, è che l’uomo sia solo una pedina della banda che da settimane sta facendo razzia nei condomini della Martesana e del Sud Est Milanese.

Risale all’altra notte l’ultimo colpo avvenuto nelle cantine di San Bovio, dove sono state sventrate le porte di lamiera nei sotterranei dei palazzi delle Terrazze e di San Bovio 4. Stessa modalità messa in atto anche a Pioltello, Segrate e San Donato. Stannotte, la banda ha scassinato una quindicina di box nel in piazza Lombardi, nella frazione di Bettola, portando via due motociclette – una Kawasaki e una Yamaha – per un valore di circa 20mila euro. Una pattuglia del Radiomobile ha intercettato un furgone Fiat Scudo, poi risultato rubato la settimana scorsa a Verona, mentre si allontanava in modo sospetto dal condominio. Al volante c’era il 31 enne che, sul principio, aveva dichiarato ai carabinieri di essere un ucraino. Poi ha esibito un documento contraffatto, appartenente a un’identità rumena appartenente a un uomo incensurato.

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Sono state le impronte digitali – trovate dalla Polizia Locale di Peschiera attraverso un lungo lavoro di ricerca nel database delle forse dell’ordine - ad inchiodare il malvivente. I carabinieri hanno diramato le ricerche in tutto il territorio per cercare i complici della banda dei box. La refurtiva è stata riconsegnata ai proprietari che, in quel momento, stavano dormendo senza sapere di essere appena stati derubati.