Peschiera, a Bellaria cominciati i lavori al Lotto Due

Un prato al posto di nuovi appartamenti

Le case già costruite a Bellaria

Le case già costruite a Bellaria

Peschiera Borromeo (MIlano), 19 maggio 2017 - A Bellaria sono iniziati i lavori di ripristino e messa in sicurezza di quello che è ormai universalmente conosciuto come lotto 2 del piano di intervento integrato. Là, secondo il progetto iniziale, avrebbero dovuto sorgere nuovi appartamenti, la scuola materna e un parco pubblico. Là dove c’era un prato ora… tornerà un prato. Contrariamente a quel che cantava Celentano nella famosa canzone sulla via Gluck, infatti, la sentenza del Consiglio di Stato ha definitivamente posto una pietra tombale sulle richieste dei costruttori di completare l’intervento, e ha di fatto stabilito la risistemazione a verde dell’area. Dopo quasi quattro mesi dalla sentenza e un’ordinanza Comunale emanata a marzo, la società Idea Fimit, proprietaria del lotto, ha comunicato il cronoprogramma delle attività di ripristino.

L’inizio dei lavori è stato preceduto dalle attività di verifica e campionamento dei materiali presenti e dall’analisi del terreno, procedure necessarie all’avvio del cronoprogramma. I lavori, previsti entro fine maggio, riguarderanno l’asporto di imballaggi e materiali in calcestruzzo, la rimozione dei rifiuti e dei detriti che si sono accumulati, la posa e livellatura del terreno e la semina del terreno per riportarlo a zona verde. «L’ordinanza contingibile e urgente – spiega il sindaco Caterina Molinari - con la quale ho richiesto l’immediata bonifica e il ripristino dello stato dei luoghi dell’area cantiere del lotto 2 del Pii Bellaria, ha sortito l’effetto sperato. I lavori previsti, oltre a mettere in sicurezza l’area, vogliono dare decoro al comparto e consentire ai cittadini di poter usufruire degli spazi aperti sotto casa, senza incombere in macerie e detriti pericolosi. Come promesso, la nostra priorità sono i cittadini e il loro diritto a vivere in un quartiere salubre e sicuro».

Il definitivo ripristino del lotto 2 ad area verde è il primo passo verso la risoluzione dell’intricata vicenda. Sul tavolo restano questioni scottanti. A cominciare dalla piazza, i cui cantieri in carico a Idea Fimit sono fermi dato che, per metà, insiste su una parte di terreno in cui la Asl non ha dato l’approvazione all’edificabilità, per finire con l’annoso problema che grava su tutto il comparto, cioè la pericolosità e i rumori molesti causati dalla vicinanza agli stabilimenti Mapei. La posta in gioco è milionaria: da una parte il Comune ha chiesto ai costruttori la monetizzazione degli oneri di costruzione per un valore che supererebbe i 3 milioni. Dall’altra la cooperativa edile San Giuseppe ha chiesto al Comune il pagamento dei danni subiti quantificati in 5 milioni di euro.