Paullo, un nuovo centro commerciale? Dopo 10 anni rispunta l’ipotesi megastore

Da realizzare lungo la Paullese e vicino alla Tem

Il progetto del centro commerciale

Il progetto del centro commerciale

Paullo (Milano), 14 marzo 2017 - Un centro commerciale a Paullo? Fermo da quasi dieci anni, ora il progetto potrebbe riprendere vita. E un nuovo megastore potrebbe sorgere lungo l’asta della Paullese, dove già esistono la Galleria Borromea, a Peschiera, e il Paullese Center, a Pantigliate. L’area interessata dal progetto, ricompresa fra la Paullese e via Mazzarello, si trova ora anche vicino alla Tem, la Tangenziale dell’Est Milanese. Il lotto, con destinazione commerciale e a terziario, fa capo al gruppo bergamasco Lombardini, che già da tempo accarezza l’idea di realizzarvi una struttura per le vendite.

Per anni, tuttavia, il progetto è rimasto al palo, bloccato in parte dalla crisi economica generale, in parte dalla necessità di vedere riqualificata la Paullese per poter rendere lo store appetibile anche sul fronte viabilistico. Ora sembra che l’operatore sia intenzionato a riprendere in mano e attualizzare il progetto, anche in virtù dei soldi già versati per la realizzazione di alcune opere compensative (in testa la circonvallazione anti-traffico che costeggia l’abitato di Paullo). Rispetto al programma originario, giocato quasi esclusivamente sulle attività di vendita, ora si starebbe pensando a una formula mista, con spazi di aggregazione e servizi per il tempo libero, in aggiunta agli insediamenti prettamente commerciali. Un binomio che, nelle intenzioni, dovrebbe permettere di ampliare il target e presentare l’area come un punto di ritrovo per gli abitanti della cittadina e del circondario. "L’arrivo di un centro commerciale è un processo delicato, che va ben governato - dichiara il sindaco Federico Lorenzini -. In ogni caso, alternative non ce ne sono: quell’area ha una destinazione commerciale dal 1984".

A Paullo, però, c’è chi invoca un cambio di rotta. "Realizzare l’ennesimo centro commerciale, dopo quelli di Peschiera, Crema, Vignate e Montanaso, non avrebbe senso - è il parere di Luca Lavinci, capogruppo di Aria nuova per Paullo -. Piuttosto, servirebbe riconvertire l’intera area a terziario avanzato. Attività informatiche, ricambistica, co-working e telefonia sono solo alcune delle attività che potrebbero trovarvi spazio. Quel terreno potrebbe essere sede di banche, studi professionali e poli diagnostici - prosegue Lavinci -, ma potrebbe ospitare anche servizi di trasporto, ad esempio la fermata di una metropolitana leggera". Da anni il tema del centro commerciale tiene banco sul territorio, sia tra i politici che all’interno dell’opinione pubblica.