Il bilancio positivo dell'Asst Melegnano Martesana

Sale operatorie e laboratori nuovi. In arrivo il clinical manager

Tra le novità introdotte anche una Tac da 400mila euro a Vizzolo

Tra le novità introdotte anche una Tac da 400mila euro a Vizzolo

Vizzolo (Milano), 11 dicembre 2017 - Un nuovo laboratorio di analisi e una tac da 400mila euro a Vizzolo, insieme al Centro unico di prenotazioni a Vaprio d’Adda. Sono solo alcuni dei servizi che sono stati introdotti dall’Asst di Melegnano e della Martesana anche con l’obiettivo di dare applicazione alla presa in carico dei pazienti cronici e fragili. Dopo che, nelle pagelle di Regione Lombardia (per l’anno 2016), l’Azienda sanitaria del Sud-est Milanese ha ottenuto un punteggio di 94 su 100, il direttore generale Mario Alparone traccia un bilancio dell’anno che sta per chiudersi. Con un occhio alle linee strategiche per il 2018.

Nei presidi del territorio il 2017 ha portato ad un consolidamento della presa in carico, «un tema sul quale ci siamo sicuramente distinti – afferma il leader dell’Asst -. Non a caso, nelle valutazioni abbiamo ricevuto 39 dei 40 punti a disposizione grazie all’importante attività di riordino della rete dell’offerta basata sull’analisi della domanda. Un’operazione che ha visto la costituzione del Pot di Vaprio, del Presst di Gorgonzola e la riorganizzazione degli ex poliambulatori». «Le iniziative intraprese – prosegue – hanno consentito di definire i nuovi approcci clinici e organizzativi sulle principali patologie croniche. Il tutto con una forte attività di realizzazione degli investimenti messi a disposizione da Regione Lombardia».

Per quanto riguarda il Predabissi, quartier generale dell’Azienda, il 2017 ha visto l’inaugurazione del laboratorio di analisi e della sala operatoria per le emergenze di ostetricia, oltre alla dotazione di nuove attrezzature, con l’arrivo di una Tac di ultima generazione. Nel complesso, per la messa a disposizione di nuovi macchinari in tutti i presidi del gruppo sono stati investiti quasi 5 milioni di euro.

«A Vaprio abbiamo realizzato il Cup, il nuovo reparto di medicina ed a fine dicembre rilasceremo le nuove sale operatorie – aggiunge Alparone -; a Melzo i lavori delle sale operatorie saranno terminati per fine anno». La sfida per il 2018 sarà quella di completare il percorso di presa in carico, «con un nuovo sistema informatico che consentirà la redazione dei percorsi di cura – spiega il direttore -. Senza bisogno di mettersi in fila ai Cup, i pazienti saranno seguiti da una centrale operativa che si preoccuperà di fare le prenotazioni e verificare l’aderenza al percorso clinico. Abbiamo individuato per ogni patologia il clinical manager specialista ospedaliero, ovvero il gestore del paziente. Contiamo anche molto sull’interazione coi medici di medicina generale».