Statale Valtidone, i lavori fermano il blocco di protesta a Opera

Il vertice in prefettura conferma il via ai lavori entro gennaio: decadono le premesse della manifestazione

Era stato il sindaco Ettore Fusco a organizzare per sabato 14 gennaio la manifestazione

Era stato il sindaco Ettore Fusco a organizzare per sabato 14 gennaio la manifestazione

Opera (Milano), 13 gennaio 2017 - Entro gennaio i lavori sulla Valtidone: stop alla protesta che avrebbe dovuto tenersi sabato mattina, rinviata a febbraio. È questo il risultato dell’incontro che si è tenuto ieri mattina in Prefettura dove il sindaco di Opera Ettore Fusco ha incontrato i rappresentanti di Città Metropolitana per discutere delle gravi problematiche della Valtidone e dell’imminente manifestazione in calendario sabato mattina.

«Darco Pellos, il vicario del prefetto - ha detto il sindaco - ha saputo dirimere le varie controversie e, alla fine di un incontro accesso, abbiamo deciso di sospendere la manifestazione. Almeno per il momento. Non siamo guerrafondai e quindi abbiamo accolto positivamente l’impegno dell’Ente, anche se non siamo proprio convinti che rispettino le promesse perché chiediamo da oltre dieci anni che facciano qualcosa e gli interlocutori di oggi sono, in realtà, gli stessi degli ultimi anni”.

Intanto il sindaco Fusco si è però impegnato con la Prefettura, che ha dato immediata notizia alla Questura, a non manifestare prima del 18 febbraio: giorno in cui se non saranno almeno iniziati i lavori scatterà la protesta. «Basta incidenti - aggiunge il primo cittadino di Opera - quella strada è un incubo: manca la luce in prossimità del centro abitato di Noverasco, degli svincoli della tangenziale e su tutta la tratta anche dove, soprattutto con la nebbia, non vi è alcuna possibilità di vedere le uscite ed il nuovo pericolosissimo bivio della Vigentina. Se non manterranno la promessa, verbalizzata in Prefettura, questa volta non gli daremo più altro spazio e dopo avere bloccato la Valtidone andremo direttamente in via Vivaio».

“Milano merita strade sicure“, questo era lo slogan sullo striscione già pronto che una quindicina di sindaci, alla guida di una folla annunciata e proveniente soprattutto da Opera, Locate e Pieve Emanuele, ma anche da molti altri comuni del sud Milano e del pavese, avrebbero portato nel corteo di protesta.

«Voglio ringraziare chi aveva aderito alla protesta - conclude Fusco - cittadini, associazioni e sindaci, dimostrando alto senso del dovere nei confronti dei propri cittadini e non mettendo le bandiere di partito davanti alla sicurezza e ai bisogni della gente. Assago, Cologno Monzese, Corsico, Cusago, Melegnano, Paderno, Parabiago, Marcallo con Casone, Nerviano, Pessano con Bornago, San Giuliano Milanese, Trezzo sull’Adda, San Genesio, Torre d’Arese e Tribiano. Alla protesta avevano aderito anche i 5 stelle che hanno presentato a città Metropolitana due interrogazioni.