Melegnano, caccia al via con pochi controlli

Allarme del Wwf: "Hanno ridotto la polizia venatoria"

Un cacciatore (foto repertorio)

MELEGNANO/PESCHIERA/SAN DONATO - ARCHIVIO - CACCIA - FOTO CANALI/NEWPRESS - PER REDAZIONE SUD MILANO/METROPOLI - CERRI/PINCIONI/STIMOLO.

Melegnano (Milano), 12 settembre 2016 - Riapre la stagione delle caccia. Nel Parco Sud, oasi naturalistiche e zone di pregio si confermano off limits alle doppiette, ma il Wwf lancia l’allerta: "Con la polizia venatoria ridotta ai minimi termini chi controllerà? Così si rischia di aprire il fianco a irregolarità e bracconaggio". A sei giorni dal riavvio della stagione venatoria, che in Lombardia riprenderà domenica, gli ambientalisti denunciano una situazione che quest’anno, nel Milanese, potrebbe rendere meno efficace la vigilanza nelle aree verdi.

"Con la riforma della polizia provinciale - dichiara Filippo Bamberghi, coordinatore del comparto milanese delle guardie ecologiche del Wwf -, il nucleo ittico-venatorio è stato ridotto a soli quattro agenti, più un ufficiale. Un’indecenza, se pensiamo che prima, sul fronte venatorio e ambientale, erano in servizio circa 80 persone, distribuite nei distaccamenti di Paullo, Trezzo d’Adda, Bollate e Abbiategrasso. Ora queste sedi sono state chiuse e i controlli affidati a un manipolo di agenti". A supporto della polizia provinciale, si muoveranno le stesse guardie del Wwf, i nuclei di polizia locale e le associazioni animaliste del territorio. Ma i numeri sono comunque esigui, e il territorio da presidiare molto ampio.

"Non è possibile lasciare la vigilanza in mano al solo volontariato - prosegue il coordinatore Bamberghi -. Oltre ai controlli e alle eventuali denunce, c’è l’attività di recupero della fauna selvatica, che assorbe a sua volta parecchie energie e che richiederebbe forze in campo più numerose. Il Milanese non è un territorio ad alta percentuale d’irregolarità - aggiunge l’esperto -, ma la mancanza di controlli capillari potrebbe richiamare nella zona dei bracconieri, con grave danno soprattutto per i principali polmoni ecologici, come il Parco agricolo Sud Milano e il Parco del Ticino, molto importanti per la biodiversità".

Le oasi sotto tutela e le aste pluviali restano aree con divieto di caccia. Lo stesso vale per gli spicchi verdi che circondano monumenti e beni architettonici. Le doppiette dovranno inoltre rispettare le distanze di sicurezza dalle abitazioni (100 metri) e da strade e piste ciclabili (50 metri). Il mancato rispetto di queste distanze è uno dei problemi più sentiti nel Milanese, dove spesso cittadini e comitati lamentano l’eccessiva vicinanza degli spari ai centri abitati e ai percorsi per le biciclette. Per informazioni e segnalazioni resta attivo il numero verde del Wwf, 328-7308288.