Melegnano, ordinanza anti botti: i divieti restano in vigore

Anche San Donato ha confermato lo stop a fuochi d'artificio e petardi: "Nessuno ha fatto ricorso"

Fuochi d'artificio

Fuochi d'artificio

Melegnano (Milano), 29 dicembre 2016 - La sentenza romana sui botti di Capodanno ha fatto scattare l’allarme nel Sud Milano, cittadini preoccupati per la salute degli animali e per la sicurezza delle persone. Scoppia la bufera intorno alle ordinanze contro lo scoppio dei fuochi pirotecnici sul territorio, c’è paura di ricorsi al Tar contro i provvedimenti adottati dai sindaci di Melegnano e San Donato.

Nel Lazio, il Tar ha sospeso l'ordinanza del sindaco Virginia Raggi, nel Sud Milano per il momento tutto tace. E, con San Silvestro alle porte, ad oggi le ordinanze sembrano essere ancora valide. «La decisione del Tar laziale non costituisce un precedente, ogni tribunale si esprime sui singoli casi sollevati tra le parti con un ricorso», spiega Fabio Raimondo, assessore alla Sicurezza di Melegnano e avvocato. «La nostra ordinanza è valida a tutti gli effetti - rassicura Raimondo -, nessuno ha fatto ricorso e quindi a Capodanno non si potranno lanciare petardi e artifici pirotecnici su tutto il territorio comunale. La polemica romana è destinata a sgonfiarsi. La sentenza non fa giurisprudenza, eventualmente potrebbe creare degli atteggiamenti di prudenza in futuro, ma per ora le ordinanze già emesse restano in vigore».

Il divieto è in vigore in tutta Melegnano dal 22 dicembre al 7 gennaio. A San Donato, invece, botti vietati dal 30 dicembre al 7 gennaio. «Anche quest’anno abbiamo rinnovato il divieto - spiega il sindaco sandonatese, Andrea Checchi - spinti dalla convinzione degli effetti nocivi legati all’uso dei botti. L’ordinanza contrasta anche il fenomeno dell’illegalità, dal momento che spesso, complice la generale concitazione e confusione delle festività, qualcuno utilizza impunemente ordigni illegali e, addirittura, armi da fuoco».