Lacchiarella, impianto rifiuti da ampliare: al via le polemiche

Contro l’espansione dell'impianto gli ambientalisti invocano l’Europa

Edgar Meyer

Edgar Meyer

Lacchiarella (Milano), 25 febbraio 2017 - Ambientalisti contro l'ampliamento dell’impianto A2A di Giussago-Lacchiarella. Le osservazioni presentate per bloccare il progetto saranno discusse nella prossima Conferenza di Servizi tra Città Metropolitana milanese, Area Vasta di Pavia e comuni interessati.

L'impianto «Fertilvita» di A2A - spiegano gli ambientalisti - ha formalizzato la richiesta di incremento e ampliamento da 38mila a 130mila tonnellate anno di umido trattato. Una crescita che comporterà anche l’estensione dell’area destinata alle lavorazioni e la quantità di rifiuti da distribuire sui terreni agricoli. "Hanno autorizzato impianti di produzione di biogas molto ampi e per differenti tipologie di rifiuti (addirittura la ‘spremitura’ dell’umido urbano), e a impiegare il ‘digestato’ spargendolo nei terreni agricoli -  riassume Edgar Meyer di Gaia Ambiente -. La normativa vigente e la Commissione Europea hanno ribadito che se gli scarti di produzione agricola e i reflui zootecnici impiegati per la produzione di biogas, sono da considerarsi rifiuto e come tale trattato".

Nel frattempo i consiglieri di opposizione di Lacchiarella e Giussago, nonostante il no espresso dai rispettivi consigli comunali, attaccano le amministrazioni. Per il capogruppo della civica Più Liberi Più Forti, Alessandro Branduardi: "Sono colpevoli di aver tenuto nascosta la volontà di A2A di triplicare il loro impianto di smaltimento rifiuti a Cascina Maggiore". Fortemente critico l’altro capogruppo di opposizione, Ciro Troccoli del Gruppo consiliare Io Amo Giussago: "Vogliono rifilarci 100mila tonnellate di rifiuti in più provenienti da ogni dove con tutte le ricadute sull’ambiente e sulla salute di ciascuno di noi, dei nostri figli, dei nostri nipoti".