Corsico contro il sindaco: "Deve celebrare le unioni civili"

Commenti indignati sulla presa di posizione di Errante e dell'assessore Di Capua sulle cerimonie delle coppie omosessuali

Unioni civili

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Corsico (Milano), 28 agosto 2016 - Non si sono fatti attendere i commenti indignati rivolti al sindaco Filippo Errante e all’assessore Giacomo Di Capua che hanno espresso la volontà di esimersi dal celebrare le unioni civili tra coppie gay. La rete si è subito mobilitata e i pareri di disappunto sono stati molteplici, tra cui quello espresso da Floriana Figliola, pensionata 60enne: «Un rapporto sorretto dall’amore deve essere solo appoggiato e valorizzato, non accetto discriminazioni di alcun tipo e il rifiuto di celebrare le unioni tra coppie dello stesso sesso è mettersi contro una legge».   La pensa così anche Matteo Astori, 34 anni fisioterapista: «Trovo molto triste che una persona si schieri contro un diritto altrui, in particolare se questa persona è il primo cittadino che dovrebbe dare l’esempio nell’applicare una legge, senza arrogarsi il diritto di giudicarla». Dito puntato contro la decisione del sindaco anche da parte di Gloria De Vecchi, 52 anni impiegata: «Se sei un rappresentante delle istituzioni devi fare quello che ti viene richiesto, che tu sia d’accordo o meno. Mi sembra un’abile mossa politica: se il primo cittadino crede nei suoi valori, poteva semplicemente delegare in caso di necessità la cerimonia ad altri, senza dover palesare pubblicamente la propria disobbedienza». La legge va rispettata e va fatta rispettare, afferma Alessandro Castronovo, 35 anni elettricista.: «Trovo che nel 2016 non voler celebrare e riconoscere le unioni civili sia un atto medievale - aggiunge -. Non capisco perché le coppie omosessuali non possano avere gli stessi diritti di quelle etero».   Contrari al comportamento del sindaco e dell’assessore, anche un folto gruppo di cittadini che ha dato vita, prendendo spunto da quelli milanesi, ai “Sentinelli di Corsico”, uniti dalle stesse idee che parlano di laicità, antifascismo e valorizzazione dei diritti di ogni individuo. Capogruppo è Maria Carla Rossi, già tra i fondatori dei “Sentinelli” milanesi: «Scelta inaccettabile quella del nostro sindaco che ha tutto il sapore di campagna elettorale in vista delle regionali, rispondendo all’invito di “disobbedienza civile” promosso da Matteo Salvini - afferma Rossi -. Non può esimersi da applicare una legge: soprattutto dopo le campagne portate avanti per il rispetto della legalità, ora è lui che non sta rispettando una norma. Tra l’altro, una norma che significa civiltà. Il sindaco ha giurato sulla nostra Costituzione - conclude Rossi -, non sulla Bibbia: non può mettere davanti alla legge il personale credo religioso».