Sparatoria a Corsico, tunisino gambizzato per vendetta / FOTO

L'uomo era rimasto coinvolto in una lite prima dell'agguato: l'ipotesi della spedizione punitiva

I rilievi sul luogo della sparatoria

I rilievi sul luogo della sparatoria

Corsico (Milano), 4 gennaio 2017 - Tunisino gambizzato, proseguono senza sosta le indagini sull’agguato che si è verificato domenica sera in via IV Novembre. Intanto sui social network divampa la polemica sulla sicurezza in città e sulla massiccia presenza di extracomunitari. Sarebbe vicina a una svolta l’inchiesta in capo ai carabinieri della compagnia di Corsico: secondo alcune indiscrezioni Mohamed M., il 36enne rimasto ferito da due colpi di pistola alle gambe, sarebbe stato vittima di una vendetta da parte di criminali probabilmente stranieri.

L’uomo sarebbe stato punito perché coinvolto in una lite, avvenuta poco prima dell’agguato, con alcuni amici degli aggressori. A quanto pare il tunisino ubriaco aveva preso di mira le persone sbagliate. Da qui la decisione di una missione punitiva. Non si tratterebbe quindi di un fatto legato allo spaccio della droga, anche se si attendono gli esiti delle indagini per avere un quadro più chiaro della vicenda. Ricordiamo che la vittima è stata raggiunta da un’auto con a bordo due persone, il passeggero è sceso e ha sparato quattro colpi di pistola verso il basso, pare proprio con l’intenzione di gambizzare il 36enne. Nel frattempo, dopo l’appello lanciato dal sindaco Filippo Errane che è tornato a chiedere l’invio dell’esercito, a Corsico cresce il senso di insicurezza.

Infatti la città è finita ancora una volta al centro di un episodio di violenza che vede coinvolti cittadini stranieri. Il cuore di Corsico nei mesi scorsi è stato già teatro di due fatti cruenti. Il 16 settembre scorso due albanesi erano stati accoltellati al culmine di una lite cominciata in un appartamento e finita per strada. Il 5 febbraio altra lite nella quale era rimasto ferito, in via Cavour, nel centro storico di Corsico, un marocchino di 30 anni. Segno che la malavita locale o la microcriminalità tengono in scacco la città. Dopo lo sfogo di Errante, sui sociali sono in molti ad aver manifestato paure e rabbia per quanto accaduto sottoscrivendo l’appello del sindaco.