Corsico, genitori morosi e bimbi senza pasto: via libera alla linea dura del Comune

Il Tar ha bocciato la richiesta di sospensiva presentata dalle famiglie

Il sindaco Filippo Errante

Il sindaco Filippo Errante

Corsico (Milano), 15 dicembre 2016 - Niente da fare per il Coordinamento Genitori Democratici. Il Tar ha respinto la domanda cautelare, quella, in poche parole, che chiedeva al Tribunale di sospendere con urgenza il provvedimento adottato dal sindaco Filippo Errante. Quel provvedimento che aveva suscitato non poche polemiche, che obbliga i bambini dei genitori non in regola con il pagamento della refezione scolastica a portarsi da casa un panino, mentre gli altri alunni, quelli regolari, consumano il pasto caldo in mensa.

"La domanda cautelare, peraltro non dimostrata nella sua attualità, non può trovare accoglimento", si legge sull’ordinanza emessa ieri dal Tribunale. Una doccia fredda per i genitori del Coordinamento che, in più, dovranno pagare 2mila euro di spese legali, "che sono nulla rispetto a far pagare ai bambini una vera ingiustizia", commenta Rosella Blumetti, una delle firmatarie della richiesta inoltrata ai giudici. Errante rompe il silenzio: ha voluto attendere l’ordinanza prima di esprimersi. "Non mi interessa fare un braccio di ferro e spero che si abbia la volontà di non speculare ancora politicamente sulla pelle dei bambini - afferma il sindaco -. La mia amministrazione continuerà, come sempre fatto, a tutelare le famiglie in difficoltà. Allo stesso tempo sarà rigorosa nei confronti di chi deliberatamente decide di non pagare, secondo le proprie possibilità". Ma i genitori del Coordinamento non si abbattono e non intendono indietreggiare di un passo. "Faremo appello al Consiglio di Stato - afferma l’avvocato Livio Neri -. Il Tar non ha accolto la nostra richiesta perché, in sostanza, non erano i genitori morosi a farla. Tuttavia la questione non riguarda solo loro, ma tutti i genitori e i bambini delle scuole che vivono momenti diseducativi nel momento del pranzo, come sottolineato da alcune maestre". Il Tribunale ha quindi respinto la richiesta di sospendere il provvedimento del sindaco, "ma ancora bisogna attendere l’udienza definitiva" che potrebbe ribaltare le carte in tavola.

"Fondamentale, tuttavia, comprendere che non si tratta di un provvedimento che colpisce solo chi risulta moroso - precisa l’avvocato Neri -: chiunque potrebbe trovarsi nella situazione, è una decisione, quella del sindaco, che potrebbe ricadere davvero su chiunque". Rispedite al mittente le accuse di speculazione politica: "Ci battiamo per un’ingiustizia - dicono dal Coordinamento -, abbiamo presentato noi la richiesta al Tar per tutelare le famiglie morose che avevano paura a esporsi. Non ci fermiamo: i bambini devono poter mangiare, senza pagare le colpe dei genitori".