Corsico, bar e locali in odore di clan: dieci le attività sotto la lente

Nelle ragioni sociali spuntano cognomi scomodi. Partite le segnalazioni del Comune alla Prefettura

I controlli alle attività

I controlli alle attività

Corsico (Milano), 6 giugno 2017 - Sono dieci i bar e gli esercizi commerciali che il Comune di Corsico ha segnalato al prefetto e alla Questura. Il motivo? Scorrendo i vari nominativi riportati nelle ragioni sociali, ci sarebbero cognomi scomodi legati alla famiglie della criminalità organizzata che hanno messo radici nel Sud Milano.

Cognomi noti e meno noti, ma in ogni caso, secondo gli investigatori, legati ai clan che dagli anni Settanta, dopo aver trasferito al Nord i sistemi della ‘ndrangheta calabrese e dopo aver spazzato via le famiglie siciliane in una guerra che non ha certo risparmiato colpi, hanno suggellato la loro supremazia sul territorio. Dopo averli individuati - anche a seguito della bufera scoppiata con il caso stocco - ora gli esercizi pubblici vengono tenuti costantemente monitorati. Controlli su autorizzazioni e licenze, che il più delle volte sono registrate in modo ineccepibile, ma anche indagini giudiziarie in quei bar o locali pubblici che per via delle cattive frequentazioni sono a rischio chiusura.

Il riserbo legato alle indagini non permette di entrare nel merito, ma sono almeno tre o quattro i bar "attenzionati" in questo senso. Ma se la storia passata è nota - anche grazie alle operazioni antimafia che hanno azzerato l’organizzazione “locale” di Corsico - quella recente è ancora tutta da disegnare e da scrivere. Si parte da alcuni punti fermi: il territorio di Corsico è sempre appetibile. Lo è stato in passato, e la dimostrazione è riportata nei verbali della maxi operazione Infinito, e lo è ancora oggi.

Già, perché se i parenti dei boss hanno la loro residenza in altri Comuni del Sud Milano, gli “affari” si fanno qui. Inoltre è da definire la nuova geografia dei locali. Che i bar fossero dei luoghi di ritrovo è anche questo cosa nota, ma fino a qualche anno fa i posti erano ben individuabili. Erano pochi. Oggi, invece, sono diversi e sparsi su tutto il Naviglio, permettendo così sempre più spesso incontri e momenti di condivisioni, per discussioni che potrebbero andare ben oltre i canonici discorsi da bar.