Corsico, scuola Curiel: mancano le prime

Poche iscrizioni, i bimbi traslocano. Errante: "Un’istituzione educativa che sta abbandonando il territorio"

L’edificio è nel quartiere Lavagna

L’edificio è nel quartiere Lavagna

Corsico (Milano), 14 settembre 2017 - Scuola elementare Curiel a rischio chiusura? La strada sembra essere tracciata. Quest’anno scolastico, infatti, tra le varie classi del plesso nel cuore del quartiere Lavagna mancheranno le classi prime. "Troppe poche iscrizioni" aveva già annunciato nel mese di luglio l’allora dirigente scolastica Laura Longo. Così, nell’ottica di dover garantire il meglio dell’offerta formativa, l’ufficio scolastico territoriale ha avvallato quella che sembrava l’unica soluzione possibile per perseguire l’obiettivo: trasferire gli alunni della classe prima nella scuola Copernico. E nonostante martedì si sia tenuto un incontro tra il primo cittadino e il nuovo dirigente scolastico, Alberto Ardizzone, nulla è cambiato. "Massimo rispetto per l’autonomia scolastica, ma non ci si chieda di accettare una decisione non condivisa e che ci vede fortemente contrari – ha detto il sindaco Filippo Errante –. Credo che i genitori dei bambini iscritti alla Curiel non abbiano gestito in autonomia lo spostamento dei propri figli nella scuola Copernico. Evidentemente non sono state date loro delle prospettive. E io non condivido che un’istituzione educativa abbandoni in maniera progressiva un’area del nostro territorio". La scuola di via Curiel, infatti, ha da sempre una duplice valenza: da una parte quella di educare e formare, dall’altra quella di rappresentare un presidio, un punto di riferimento, in un quartiere difficile della città.

Per questo, a metà degli anni Novanta, quando l’ipotesi chiusura minacciò la struttura, politici e cittadini si unirono per scongiurare l’ipotesi. Una battaglia dall’esito positivo. A questo si aggiunge un’altra questione: gli investimenti strutturali effettuati negli ultimi anni per mantenere la scuola agibile. Da ultima, lo scorso anno, la sistemazione della rete fognaria che per decenni provocava lo sversamento di acque reflue nel vespaio, determinando così la chiusura della primaria per diversi giorni.