A Corsico l'ordinanza-coprifuoco

Giro di vite sui bar: si chiude alla 23.30

Giro di vite anche sulla bottiglie di vetro

Giro di vite anche sulla bottiglie di vetro

Corsico (Milano), 21 giugno 2017 - Coprifuoco alle 23.30. Un’ordinanza del sindaco Filippo Errante obbliga bar, birrerie, pub, pizzerie d’asporto (e in generale locali che vendono cibo da portare via, come i kebab), gastronomie e negozi di vicinato tipo mini market alla chiusura della saracinesca alle ore 23.30.

Si può aprire già dalle 6 del mattino, ma tassativa la chiusura alle undici e mezza di sera. In più, dopo le 22, niente più bevande alcoliche da asporto: vietata la vendita. «Considerando che le caratteristiche del tessuto urbano del comune rendono opportuna una limitazione all’apertura oraria indiscriminata dei pubblici esercizi in orario notturno, a tutela della pubblica quiete», si legge sull’ordinanza.

Stesso divieto per le sale slot. Insomma, un diktat reso necessario «al fine di tutelare la pubblica quiete, la sicurezza urbana e l’ordine pubblico», secondo l’ordinanza firmata da Errante. Obbligo per i commercianti, pena multa, di esporre in vetrina l’orario di apertura e chiusura del locale. Si può tirare giù la serranda un’ora dopo solo nel periodo natalizio (dal 25 novembre al 7 gennaio), in quello pasquale e in occasione della festa patronale. 

Una decisione che già fa discutere. C’è chi è d’accordo sulle restrizioni, «per garantire la pace la sera», chi tutela i commercianti e le proposte serali per «evitare che diventi anche questo un paese dormitorio». E chi parla già di «ritorno al proibizionismo».