Gaggiano, doppi turni per garantire la raccolta rifiuti

Il giorno dopo l’incendio propagatosi in un capannone della Sasom

Il direttore Stefano Di Liberto nel magazzino andato in fumo

Il direttore Stefano Di Liberto nel magazzino andato in fumo

Gaggiano (Milano), 26 aprile 2017 - Il giorno dopo l’incendio propagatosi in un capannone della Sasom srl, l’azienda a capitale interamente pubblico che si occupa di raccolta differenziata, pulizia strade e gestione del verde per 13 comuni del Milanese, proseguono le indagini per risalire agli autori del rogo che ha distrutto 14 automezzi e creato danni per poco meno di un milione. In attesa che ogni tassello fornisca una visione completa di questo intricato puzzle, la dirigenza della società sta pianificando gli interventi per limitare i disagi ai comuni, soci e non, che usufruiscono dei servizi offerti dalla srl. Ovviamente, quello più in sofferenza e che potrebbe creare maggior disagi è il servizio di raccolta rifiuti ed, in particolare, quello relativo alla tipologia degli indifferenziati.

«Ci stiamo organizzando per garantire il servizio con doppie turnazioni – ha detto l’amministratore unico Gianmario Savoia – Gli orari sono ancora da definire ma l’idea è quella di gestire alcune raccolte facendo due carichi, preferibilmente nelle prime ore della mattinata o durante la sera. Questo, ovviamente, compatibilmente con gli orari e la disponibilità degli impianti di smaltimento a cui conferiamo i rifiuti. Da una prima verifica, il personale è disponibile a seguire queste logiche e, dal punto di vista organizzativo, questo metodo di intervento dovrebbe ridurre i disagi».

Ma se l’organizzazione del lavoro gioca un ruolo importante, anche quello della ricostruzione del parco mezzi non è da meno. Le fiamme hanno distrutto e danneggiato 14 mezzi, alcuni utilizzati per il trasporto dei rifiuti pesanti e ingombranti. Sono questi, infatti, il cruccio o meglio il pensiero principale dell’azienda , almeno in termini economici. «Stiamo valutando l’ipotesi di sostituire almeno un mezzo – prosegue Savoia – per gli altri più piccoli, l’investimento è minore e in questo momento assumono un ruolo secondario». Altra partita è quella logistica: quel magazzino che la partecipata – una delle poche in attivo ha acquisito interamente nel dicembre 2015, è stato avvolto dalle fiamme. «Attualmente, l’area interessata dalle fiamme è stata dichiarata inagibile in attesa della verifica di stabilità della struttura portante».