Cesano Boscone, visita al quartiere Tessera: "Dobbiamo uscire dall’emergenza"

Viaggio del presidente Aler nel più grande insediamento di edilizia residenziale pubblica di questa porzione di Sud Milano

Mario Angelo Sala insieme al sindaco Simone Negri e ai cittadini del Tessera

Mario Angelo Sala insieme al sindaco Simone Negri e ai cittadini del Tessera

Cesano Boscone (Milano), 28 giugno 2017 - Un viaggio nel quartiere Tessera, il più grande insediamento di edilizia residenziale pubblica di questa porzione di sud Milano. Così, il presidente di Aler Mario Angelo Sala ha lasciato i palazzi di viale Romagna per toccare con mano la situazione che si registra in questo lembo di periferia dove in 960 alloggi risiedono 3.500 cittadini. «Il nostro obiettivo - ha spiegato Francesco De Gregori, segretario del Sunia che ha promosso l’incontro - è quello di uscire dal concetto dell’emergenza e fare una programmazione delle manutenzioni e degli interventi straordinari di cui il quartiere necessita. Perché questo avvenga, servono investimenti certi e impegno da parte di tutti».

Dalle occupazioni abusive agli appartamenti liberi. Dai cumuli di immondizia alle barriere architettoniche per proseguire con alcune presenze di amianto. I problemi non mancano. «Tutti gli anni - spiega Giorgio Garavaglia, del comitato inquilini - si registrano problemi con il riscaldamento. Prima che tutto vada a regime, per diversi giorni si resta al freddo. Questo per via dei problemi strutturali degli impianti ma anche a causa degli appalti, troppo brevi». E le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. «In molti stabili si registrano infiltrazioni che dal tetto arrivano alle cantine - ha detto Giovanni Galeazzi - e dove sono stati effettuati degli interventi di manutenzione, non sempre sono stati fatti in modo corretto e dai tubi continua a trasudare acqua rendendo gli ambienti insalubri». Negozi sfitti, un’area (ex fossa biologica) abbandonata a se stessa con alberi che rischiano di cadere e una vegetazione incolta, pali della luce rotti o vetusti: sono davvero tanti i disagi. «I vialetti sono impraticabili e insieme alle altre criticità come ad esempio gli ascensori vecchi e i citofoni che non funzionano rappresentano un problema per i residenti del quartiere, per lo più anziani - spiega Sara Todaro -. Per loro diventa difficile anche raggiungere il centro città, la Sacra Famiglia o ancora andare a Rozzano per i censimenti o qualsiasi pratica da sbrigare».

Le varie criticità sono state messe nero su bianco in una piattaforma consegnata alle autorità. «Abbiamo sempre voluto e cercato collaborazione ma ottenuto pochi riscontri - ha scritto in una lettera aperta il sindaco Simone Negri -. Eppure abbiamo messo in campo diverse iniziative, dal contrasto all’abusivismo dove credo siamo il miglior Comune della Città metropolitana, al contenimento della morosità». A circa sei mesi dal suo insediamento, Sala è il primo presidente che fa visita al quartiere. «Non vogliamo più essere un ente centralizzato - ha spiegato - vogliamo accorciare le distanze. Ci stiamo riorganizzando creando sei piccole Aler, sei unità operative gestionali distribuite sul territorio. Le prime due a partire saranno quelle di Rozzano e Sesto San Giovanni».