Cerro, sempre più rosa i controlli di vicinato

Altre due sentinelle alla guida di altrettanti gruppo: Alessia e Silvia

Alessia Bertolaso e Silvia Guffanti

Alessia Bertolaso e Silvia Guffanti

Cerro al Lambro (Milano), 14 giugno 2017 - Donne in prima linea per la sicurezza. Continua a fare proseliti l’esperimento di Cerro al Lambro, il piccolo centro dell’hinterland milanese, dove i controlli di vicinato si declinano anche al femminile. Dopo Roberta Olivari e Liliana Aspromonte, altre due donne hanno deciso di formare e coordinare altrettanti gruppi per il controllo di vicinato. Le new entry sono una neo mamma e una geologa: Alessia Bertolaso, 30 anni, e Silvia Guffanti, 37 anni, hanno scelto di diventare «sentinelle di quartiere», per cercare di contrastare i principali episodi di micro-criminalità, in testa furti ed effrazioni. «Chi l'ha detto che la sicurezza partecipata è una prerogativa dei soli uomini?», dichiarano Alessia e Silvia. A differenza di Roberta e Liliana, le nuove coordinatrici non sono state in passato vittime di furti, ma hanno deciso d’impegnarsi in prima persona, nell’ottica di una prevenzione fattiva. «Sono molto motivate e hanno grinta da vendere», commenta Leonardo Cordone, promotore dei controlli e supervisore dell’iniziativa, esprimendo soddisfazione per queste nuove adesioni «in rosa».

A Cerro il controllo di vicinato è un progetto partito nel febbraio 2016, su impulso della lista Solidarietà Civica Indipendente. Oggi i gruppi attivi sono dieci, tutti registrati secondo le formalità e i dettami dell’Associazione nazionale per il controllo di vicinato; le famiglie coinvolte sono 105. Whatsapp è lo strumento attraverso il quale i coordinatori si tengono in contatto, scambiandosi le informazioni e segnalando le situazioni potenzialmente sospette. In caso di emergenze conclamate, vengono attivate le forze dell’ordine. Oltre a favorire il contrasto di furti, atti vandalici ed episodi di disturbo alla quiete pubblica, questo sistema di sorveglianza contribuisce a consolidare le relazioni tra vicini di casa e gli scambi all’interno del tessuto sociale. Dunque, ad oggi il bilancio dell’iniziativa è positivo. L’obiettivo per il futuro è infoltire ulteriormente il numero dei gruppi, per estendere le maglie del controllo ad ogni spicchio del territorio (in particolare alla frazione di Riozzo, che oggi risulta più sguarnita). Sempre in tema di sicurezza, di recente anche Cerro al Lambro è entrato nell’era della videosorveglianza, con l’istallazione di un circuito di telecamere di ultima generazione. Gli impianti (21 in totale) sono posizionati ai varchi d’ingresso e di uscita dal centro abitato. Il nuovo sistema elettronico consente, fra l’altro, la lettura delle targhe dei veicoli in transito.