CanGattile di Buccinasco, dal sogno alle lacrime: "I costi per aprirlo sono troppi"

I volontari gettano la spugna dopo la “mazzata” per gli allacciamenti

Anna Corbani (al centro in basso) con i suoi volontari

Anna Corbani (al centro in basso) con i suoi volontari

Buccinasco (Milano), 23 giugno 2017 - Rischia di andare in fumo il rivoluzionario progetto di parco polifunzionale per gli amici a quattro zampe voluto dall’Associazione Tom&Jerry nella zona di via dei Lavoratori. Dopo aver lottato con le unghie e con i denti per la realizzazione di un’opera pensata anche per la Pet Therapy, i volontari hanno deciso di gettare la spugna. «Ce l’abbiamo messa tutta – ha detto Anna Corbani, presidentessa dell’associazione - ci siamo anche autotassati, siamo arrivati ad un passo dalla meta ma l’ennesima legnata, i costi degli allacciamenti alle utenze di gas, luce e acqua ci hanno fermato e questa volta per sempre».

A un passo dal traguardo, visto che il taglio del nastro del rifugio già in parte costruito era previsto per settembre. «Mi autodenuncio perché sono stati spesi tantissimi soldi della collettività, che tra l’altro ci ha sempre fortemente sostenuto, e alla fine questa struttura rimarrà una cattedrale nel deserto – si duole Corbani, con la voce segnata dalla rassegnazione -. Siamo stati lasciati soli come associazione a portare avanti questa battaglia, decine di incontri, decine di parole ma nulla. Mi spiace ma noi ci fermiamo qui. Il Cangattile di Buccinasco non si farà più. Scusateci ma per tutti noi volontari è davvero troppo». Da una decina di anni i volontari erano impegnati in questa battaglia. In un primo tempo, per racimolare qualche soldino, avevano sistemato dei barattolini negli esercizi commerciali del Sud Milano: richiedevano un euro per realizzare la struttura. Poi, è arrivata la “vendita” di oggetti in decoupage che ricordano gli animali, la creazione di magliette, borse o ancora mattoncini simbolici per contribuire alla realizzazione del CanGattile. Ai fondi raccolti in questo modo, si sono aggiunte le donazioni di sponsor e i fondi pubblici che hanno permesso la bonifica del terreno e la costruzione dell’opera. Tutto sembrava ormai in dirittura di arrivo fino all’ultima spesa imprevista: 20 mila euro di allacciamenti. Una piccola goccia rispetto al mare di soldi impiegati finora (circa 400mila euro) per trasformare un sogno in realtà. Ma è la proverbiale goccia che fa traboccare il vaso. In queste ore le volontarie stanno valutando con quale formula cedere la struttura agli enti pubblici che dovranno gestirla.