Dormivano per terra tra topi e rifiuti: blitz da 350mila euro in sanzioni

Buccinasco, operazione anti lavoro nero in un capannone di via del Commercio

I carabinieri hanno messo sotto sequestro i capannoni

I carabinieri hanno messo sotto sequestro i capannoni

Buccinasco (Milano), 29 novembre 2017 - Al piano di sotto del capannone in via del Commercio, al civico 11/13, c’erano bancali pieni di roba da mangiare, bevande, montagne di cibo e bottiglie, pronti per essere smerciati. Scatole con cous cous, spezie, farine e pacchetti di prodotti etnici per minimarket. Al piano di sopra, erano state allestite delle stanzette. Per terra, una trentina di materassi, con coperte buttate sopra. Ciabatte, scarpe, vestiti sparsi. In quelle stanze, recuperate dai vecchi uffici, ci dormivano 55 persone, a turno. Chi lavorava di giorno poi lasciava il letto (anzi, il materasso) a chi faceva il turno di notte. Il maxi blitz è stato condotto dal Nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro di Milano, con il supporto dei militari della stazione di Buccinasco e della Compagnia di Corsico, in aggiunta agli agenti della polizia locale, sempre di Buccinasco e Corsico.

Ieri mattina sono entrati nel capannone dove fuori è rimasta la vecchia insegna della New Global Service. Negli anni, infatti, sono passate diverse aziende all’interno dei muri di proprietà di una banca, tutte con contratti di affitto in leasing. I militari hanno iniziato le indagini dopo aver ricevuto diverse segnalazioni su decine di uomini che entravano e uscivano notte e giorno. Un’operazione contro il lavoro nero. E infatti all’interno del capannone, gestito da due pakistani, i lavoratori erano per la maggior senza contratto, costretti a dormire per terra e a utilizzare due container come cucina. Una situazione di pesante degrado, soprattutto nella cucina, dove sono stati trovati rifiuti e topi. Fuori, i furgoni pieni di volantini di centri commerciali.

E' scattata subito la sospensione dell’attività con un provvedimento amministrativo che si attiva quando si verifica la presenza di lavoratori in nero pari o superiori al 20% della produzione. Lì erano ben oltre la metà i lavoratori provenienti da tutta la Lombardia, ma anche Piemonte e Liguria, fatti arrivare, forse, da connazionali, in una rete fittissima di traffici e spostamenti su cui dovranno fare luce le indagini. I militari hanno sequestrato le aree dove dormivano e i container per gravi problemi di sicurezza e igiene. Formulate anche sanzioni amministrative che ammonteranno a circa 150mila euro, per lavoro nero, da aggiungere ad altri 200mila euro di ammende per illeciti penali, sulla sicurezza dei lavoratori: i titolari sono stati denunciati per entrambi i reati. I lavoratori sono stati identificati ieri, per tutto il giorno. Proseguono le indagini e gli accertamenti, anche da parte dell’ufficio immigrazione.