Berlusconi: "Il mio risarcimento? Alla Sacra Famiglia"

In attesa dei giudici di Strasburgo, Berlusconi ha deciso di devolvere l’eventuale indennizzo del ricorso contro la legge Severino all’istituto di Cesano

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi

Cesano Boscone (Milano), 6 settembre 2017 - Se la Corte di Strasburgo dovesse dargli ragione, confermando l’inapplicabilità retroattiva della legge Severino, Silvio Berlusconi devolverà il suo risarcimento danni alla Sacra Famiglia, l’istituto che dal 1896 si occupa della cura e dell’assistenza di anziani, disabili gravi e gravissimi. Un luogo che è negli affetti dell'ex premier che, proprio nella sede cesanese della Fondazione, ha trascorso dieci mesi di affidamento in prova ai servizi sociali dopo la condanna per la sentenza Mediaset.

Un’esperienza che lui stesso aveva definito toccante e che, come disse il 6 marzo 2015 – l’ultimo giorno trascorso nel padiglione dei malati di Alzheimer dell’istituto – sarebbe continuata in altri modi. Ora il momento è giunto. Nelle memorie del ricorso che Silvio Berlusconi ha presentato alla Corte dei diritti Umani contro la decadenza del suo mandato come senatore e la sua incandidabilità previsti dalla legge, è scritto tutto nero su bianco. Gli avvocati Andrea Saccucci e Bruno Nascimbene hanno evidenziato come la richiesta del danno patrimoniale sia solo "una somma pari alla totalità degli importi non percepiti a titolo di indennità parlamentare dal 27 novembre 2013 fino alla data di pubblicazione della sentenza della Corte europea dei diritti umani o – se anteriore – sino alla data di conclusione della diciassettesima legislatura". Un totale di circa 450 mila euro che come disposto nel testo "verranno versati direttamente sul contro corrente dell’istituto" per sostenere l’attività del centro diurno anziani Villa Sormani della Fondazione Sacra Famiglia Onlus ma punto di riferimento per tutti gli anziani della zona. Ora, si attende solo la sentenza che potrebbe arrivare prima della fine dell’anno per poi essere pubblicata nel 2018. "Abbiamo accolto con piacere le parole del presidente Silvio Berlusconi e siamo contenti che Fondazione Sacra Famiglia rappresenti, ancora oggi, un luogo a lui caro – commenta il direttore generale Paolo Pigni –. In un momento storico particolarmente delicato, come quello in cui viviamo, oltre che essere ben accetto, il contributo di tutti è fondamentale per aiutare le tante persone che ne hanno bisogno. Sacra Famiglia è una realtà socio sanitaria molto legata al territorio in cui opera e ogni anno supporta oltre duemila persone: l’eventuale contributo di Berlusconi e tutti quelli che vogliono dare una mano ci permetterà di affrontare con maggiore serenità i tanti impegni".