Assago, bimbo si punge al cinema con una siringa

Il piccolo al pronto soccorso per esami e accertamenti, la madre lancia l'allarme su facebook

Paura per il bimbo punto dall'ago

Paura per il bimbo punto dall'ago

Assago (Milano), 27 settembre 2016 - Una tranquilla e spensierata serata al cinema, da passare in famiglia, finita al pronto soccorso per esami e accertamenti. È venerdì sera, all’Uci Cinema di Assago, primissima cerchia dell’hinterland milanese, pieno più del solito: coppie, ragazzi, famiglie e soprattutto bambini che giocano, mentre i genitori sono in fila per acquistare i biglietti. Succede che, in mezzo alla confusione di un venerdì sera affollato come tanti, i bambini si allontanino dai genitori, pur rimanendo a vista. Ed è proprio in fila la mamma di un bambino di 7 anni che, venerdì scorso, giocava con gli amichetti nel corridoio di fianco alle casse, quando ha visto spuntare da un fan coil, un’unità per regolare la temperatura della struttura, una sorta di climatizzatore, un cappuccio arancione, come un pennarello. La curiosità, e l’ingenuità infantile, lo spingono a prendere quell’oggetto, abbandonato lì sopra, e a togliere il tappo, per poi portarlo dalla mamma.

La madre lì per lì rimane scioccata: è una siringa, una di quelle piccole utilizzata dai diabetici per iniettarsi sottocute l’insulina. Scatta il panico e quando si accorge che il figlio si è punto, lo porta subito al pronto soccorso per gli esami di routine che, per fortuna, non hanno evidenziato nulla fuori dalla norma. Ora, il piccolo dovrà sottoporsi a un altro ciclo di accertamenti tra tre e sei mesi, con tanta ansia da parte della mamma che ha lanciato un appello sui social network, condiviso migliaia di volte, per cercare di fare luce sull’accaduto, per tentare di trovare informazioni utili e soprattutto per provare a rintracciare il proprietario della siringa. L’appello della mamma vuole smuovere la coscienza del responsabile per fornire alle forze dell’ordine, interpellate, indicazioni sull’utilizzo di quella siringa che, si spera, possa esere di un diabetico. Un luogo nascosto, impossibile accorgersene per il personale delle pulizie o per lo staff del cinema che si è messo a disposizione della mamma che, pur sconvolta, non accusa il personale.

DA UCI Italia arriva il messaggio di vicinanza e la garanzia di un intervento immediato: «Sono state attivate tutte le procedure interne, accertata la non presenza di altri oggetti potenzialmente dannosi ed effettuati gli interventi affinché i fan coil non siano più accessibili al pubblico. L’amministratore delegato di Uci Italia è in contatto con la famiglia del bambino per seguire il decorso delle analisi e garantire il supporto necessario».