Rozzano, l'appello di due cartolerie: "Assago non ci rimborsa, per noi sono guai"

L'appello al sindaco Graziano Musella per "chiedergli di rivedere la decisione di non pagare le cedole scolastiche ai negozi fuori dal suo territorio"

Monica Gerli, titolare di una cartolibreria di Rozzano

Monica Gerli, titolare di una cartolibreria di Rozzano

Rozzano (Milano), 25 gennaio 2017 - Un appello al sindaco Graziano Musella, per "chiedergli di rivedere la decisione di non pagare le cedole scolastiche ai cartolai che forniscono i libri agli alunni di Assago, ma residenti a Rozzano". A lanciare la richiesta è Monica Gerli, titolare della cartoleria "Dalla Monica" a Vallemabrosia, in via Gran Sasso. Insieme a lei anche l’edicola "Sarpal" di via Gramsci. Entrambi i negozi mettono a disposizione le cedole per l’acquisto dei libri scolastici delle elementari. 

Ecco come funziona: i primi giorni di scuola, a inizio anno, vengono consegnati ai genitori i cedolini. Questi foglietti vanno portati a cartolai ed edicolanti e, in cambio della consegna della cedola, si ottiene gratuitamente il libro di testo per i bambini. Poi, il negoziante emette la fattura e il Comune gli rimborsa il costo dei libri. Costo che ha già sostenuto, "perché a noi il pagamento arriva dopo mesi, ma per rendere disponibili i libri in negozio subito a inizio anno, dobbiamo acquistarli in anticipo e pagare immediatamente", spiega Gerli.

Secondo la normativa, "i comuni possono decidere di pagare o meno le cedole per i non residenti, cioè per i bambini che abitano in un comune ma che frequentano scuole in altri territori - precisa Gerli -. Si tratta di un’interpretazione della norma che però penalizza chi deve frequentare strutture fuori dal proprio comune di residenza".

Succede ad Assago, dove alcuni alunni lì residenti hanno comprato i testi nelle cartolerie rozzanesi. "Ora il Comune di Assago non ci vuole rimborsare il costo delle cedole. Siamo intorno ai 200 euro complessivi, capiamo che non si tratta di una cifra altissima, ma per noi negozianti sono parecchi soldi", racconta Gerli che ne fa un problema proprio di "valorizzazione e rispetto delle piccole realtà commerciali. Già ci troviamo a dover affrontare mille difficoltà, in più ci si mette anche il Comune con la burocrazia. Noi abbiamo garantito il diritto allo studio di questi bambini, fornendo loro i libri. Chiediamo l’intervento del sindaco: - conclude la cartolaia - che possa aiutarci a risolvere questa situazione".