Corsico, caso mense: la resa dei conti

Tutti i bambini potranno usufruire del servizio mensa fino al 29 febbraio. Poi le 61 famiglie ancora morose saranno contattate dal Comune

Il sindaco Filippo Errante e il dirigente scolastico regionale Marco Bussetti

Il sindaco Filippo Errante e il dirigente scolastico regionale Marco Bussetti

Corsico (Milano), 29 gennaio 2016 - Tutti i bambini potranno usufruire del servizio mensa. Almeno fino al 29 febbraio. Entro questa data le 61 famiglie ancora morose saranno contattate, una ad una, dal personale comunale e quello scolastico. Insieme, gli uffici verificheranno la reale situazione socioeconomica di ogni nucleo individuando, così, il reale motivo dei mancati pagamenti.

«Questa sarà la prova del nove – ha detto il sindaco Filippo Errante –. Se si evidenzieranno situazioni di precarietà vedremo come intervenire. In caso contrario, torneremo a sospendere il pasto». L’accordo – messo nero su bianco in un protocollo firmato ieri mattina da primo cittadino, dirigenti dei tre plessi corsichesi e direttore regionale dell’ufficio scolastico – dovrebbe portare alla risoluzione definitiva del «problema mensa». Un caso che ha fatto il giro del mondo dopo che lo scorso 7 gennaio è stato adottato un provvedimento rigido: non è stato distribuito il pasto ai bimbi i cui genitori risultavano in debito nei confronti del Comune.

Una decisione presa dall’amministrazione dopo aver ereditato un bilancio con un ammanco nella voce «spese scolastiche» di oltre 1 milione e 200mila euro e dopo aver mandato oltre 500 raccomandate (di cui 300 non ritirare) per il recupero dei crediti. «È finito questo imbarazzo», hanno detto i dirigenti dopo aver ringraziato genitori e insegnanti. Secondo le istituzioni scolastiche molte famiglie non rispettavano i pagamenti perché in stato di disagio spesso così grave da non aver nemmeno il coraggio di rivolgersi agli uffici sociali per paura delle conseguenze. «Nessun passo indietro rispetto alla linea adottata – ha voluto precisare il sindaco – è dovere dell’amministrazione far rispettare le leggi».

Una volta concluse le verifiche, Comune e scuole si incontreranno per concordare le misure da adottare. Il primo cittadino lo ha ribadito più volte: la sospensione del pasto è solo il primo passo. Il successivo sarà il recupero crediti. La linea dura adottata per le mense non è stata risparmiata per le altre tasse o tariffe scolastiche, come le scuole materne comunali o i nidi. In questo ambito, però, le morosità sono subito rientrate. 

Intanto sul caso delle mense di Corsico torna a intervenire anche Save the Children, l’organizzazione internazionale a tutela dell’infanzia violata. «Siamo molto preoccupati di fronte ai numerosi casi di Comuni che mettono in atto misure discriminatorie nei confronti dei bambini le cui famiglie risultano insolventi nei pagamenti di servizi e imposte. Chiediamo agli Enti di revocare eventuali misure amministrative già prese in questa direzione», è stato questo il duro commento di Raffaela Milano, direttore dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.