Corsico, aut-aut ai morosi delle mense: le famiglie iniziano a pagare

Il sindaco: «A gennaio il recupero coatto dei crediti»

Il primo cittadino Filippo Errante sta per inviare nuovi solleciti alle famiglie

Il primo cittadino Filippo Errante sta per inviare nuovi solleciti alle famiglie

Corsico (Milano), 17 dicembre 2015 - Dopo l’aut-aut lanciato dal sindaco di Corsico ai genitori morosi, qualcosa si muove. Gli appelli lanciati alle famiglie che negli ultimi anni non hanno pagato il servizio mensa, ma anche le rette degli asili nido e delle scuole materne, chiedendo loro di regolarizzare il debito anche attraverso la rateizzazione, iniziano a dare i loro frutti. Alla spicciolata, una decina al giorno, le persone che hanno ricevuto la lettera inviata dal primo cittadino si stanno recando presso gli uffici comunali per mettere in regola la propria posizione. Altri ancora stanno invece versando quanto dovuto direttamente in tesoreria, in un’unica soluzione.

Le cifre variano: c’è chi ha pagato 1.600 euro e chi 900, ma la stragrande maggioranza delle famiglie si sta informando per aderire a un piano di rateizzazione. Eppure, ieri, il sindaco Filippo Errante ha disposto l’invio di un’ulteriore lettera di sollecito a 480 famiglie che non avrebbero ancora regolarizzato la propria posizione o contattato gli uffici, ribandendo il concetto che, ovviamente, nessun provvedimento straordinario verrà applicato alle famiglie in difficoltà economiche con situazione regolarmente documentata. «Un ultimo appello – precisa il sindaco Errante – perché il protrarsi della morosità, oltre alla sospensione del servizio, comporterà l’attivazione, da parte del Comune, di tutti i provvedimenti previsti dalla normativa vigente per il recupero coattivo dei crediti».

Soluzione che, dal prossimo 7 gennaio, verrà adottata anche per tutti coloro che, pur essendo morosi, non hanno più i propri figli a scuola. Nei loro confronti, l’ente procederà con il fermo amministrativo dei veicoli, ma anche attraverso l’eventuale recupero coattivo delle somme con la cessione del quinto dello stipendio. «Le istituzioni hanno l’obbligo di tutelare tutti quei cittadini che pagano regolarmente i servizi – precisa il sindaco – e rispettano le regole. Coloro che non provvedono a farlo, senza segnalare agli uffici comunale un’eventuale situazione di disagio, anche solo temporanea, determinano inevitabilmente non solo un aumento progressivo del costo dei servizi stessi, ma anche dei tributi comunali in generale. Penalizzando così tutti quei cittadini che rispettano le regole e versano quanto dovuto».