Corsico, il New York Times intervista il sindaco sul caso mense

Il pugno duro di Errante contro chi non paga il servizio è stato scelto come caso di studio dal quotidiano statunitense

Il sindaco Filippo Errante e la corrispondente del New York Times, Elizabeth Povoledo

Il sindaco Filippo Errante e la corrispondente del New York Times, Elizabeth Povoledo

Corsico (Milano), 15 gennaio 2016 - La scelta del sindaco di centrodestra Filippo Errante diventa un «case study» per il New York Times. Ieri pomeriggio, la corrispondente italiana del più prestigioso quotidiano statunitense è giunta nel Comune della cintura metropolitana per intervistare il primo cittadino che, dal 7 gennaio, ha sospeso la refezione e i servizi scolastici (scuole materne e asili nidi comunali) alle famiglie morose.

"La vicenda corsichese – ha spiegato la corrispondente Elizabeth Povoledo, nata in Italia e cresciuta in Canada – rientrerà in una case-history più ampia che metterà in evidenza come i Comuni Italiani riescano a fare cassa e rispettare quelli che sono i parametri imposti dal Governo Centrale". E in questo, sembra, che il Comune di Corsico abbia fatto scuola. Con una decisione non certo presa a cuor leggero, l'amministrazione comunale ha deciso di sospendere i servizi a domanda individuale alle famiglie non in regola con i pagamenti. Una scelta accompagnata da non poche polemiche che, però, ha fatto rientrare l'allarme morosità. Dal 2009 ad aprile 2015, sotto la voce servizi scolastici, si era infatti registrato un ammanco di oltre 1 milione e 220mila euro.

La linea dura che in Italia ha fatto scalpore – tanto da chiamare in causa a difesa dei bambini «Save the children» chiedendo interventi nazionali mirati affinché la mensa sia riconosciuta come tempo scuola e quindi resa gratuita a tutti - non è così di rara applicazione nei paesi anglosassoni dove anche le prestazioni mediche vengono sospese se non si è in regola con i pagamenti delle assicurazioni sanitarie. Sicuramente, invece, ha colpito il risultato che questo provvedimento ha portato nella gestione dei pagamenti delle tariffe comunali tanto che la decisione di Errante è stata scelta dal New York Times come esempio di politica economica da riportare a livello internazionale.

Alla base della scelta, ci sono i risultati. Secondo l'ultimo dato, i bambini esclusi dal servizio di refezione scolastica sono oggi 78 (rispetto ai 480 di dicembre). Un numero assolutamente esiguo rispetto a quelli che utilizzano il servizio mensa che ogni giorno prepara 2.367 pasti. "Quello che ci ha spinto a intervenire rigidamente – ha detto il sindaco Filippo Errante alla giornalista accompagnata dal responsabile della comunicazione Claudio Trementozzi - sono proprio i dati e la propensione dei corsichesi a non pagare i servizi pubblici a domanda individuale. Abbiamo visto, infatti, come nel 2009 il mancato introito si attestasse intorno ai 171mila euro. Una cifra che è andata via via aumentando tanto che, nell'ultimo anno, sono stati sfiorati i 320mila euro facendo crescere contemporaneamente anche il numero di cittadini morosi. Ora, dopo che alcune famiglie hanno versato in un'unica soluzione e altre hanno rateizzato il debito, sono ancora in una situazione debitoria una cinquantina di famiglie».

Ma il vero verdetto sul provvedimento corsichese si avrà il prossimo mese quando alcune  famiglie dovranno pagare oltre alla tariffa prevista per il servizio la rata del debito pregresso . «A febbraio scatterà il piano B – ha detto Errante – con i morosi attueremo gli strumenti coercitivi, dal blocco amministrativo ai pignoramenti».